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"Alla Spezia si vede un’Italia laica, un po’ si e un po’ no"

Le bandiere delle istituzioni e dei corpi spezzini in occasione di Pasqua

È sufficiente fare una passeggiata per La Spezia, il venerdì santo e il sabato santo, guardandosi intorno, per accorgersi della doppia faccia di questa nostra “Italia si, Italia no”.
Non per la canzone di Elio e le storie tese, ma per la solita “incoerenza di stato” che ormai si ripete ogni anno nel periodo pasquale in cui, tra le tante contraddizioni di questa nostra “Patria”, risalta l’evidenza di uno strano contrasto.

Ogni anno, infatti, la Marina Militare italiana pone le sue bandiere a mezz’asta, in segno di lutto, in forza di un dispositivo dello Stato Maggiore della Difesa che in un passaggio ancora recita:
“ Art. 62 Spiegamento delle Bandiere in circostanze di lutto …. Omissis….
2 – Durante le ore previste per lo spiegamento, nei giorni precedenti la S. Pasqua (dal mezzogiorno del Giovedì Santo alla mezzanotte del Sabato Santo) le Bandiere di presidio e quelle navali vengono tenute a mezz’asta. Le navi a vela, se in porto, nello stesso periodo di tempo, tengono i pennoni imbroncati.”
Ma, mentre la Marina Militare (italiana, non vaticana) rispetta questo “lutto divino”, si possono vedere le bandiere Italiana ed Europea, che sventolano indifferenti e alte sui pennoni degli altri edifici pubblici: Comune, Provincia, Provveditorato Studi, scuole, caserme di Polizia di Stato e Carabinieri…

Tutti quindi, o meglio, quasi tutti, perché poco più in là si scorge invece che anche la caserma della Guardia di Finanza (non della Guardia Svizzera) espone le bandiere italiana ed europea a mezz’asta, in segno di lutto.
Ed ecco che La Spezia, privilegiato e storico porto della Marina Militare, dalle ore 12.00 del giovedì santo alla mezzanotte del sabato santo vive, per l’ennesima volta, due facce sfacciate di uno stesso Stato, che è contemporaneamente un po’ laico e un po’ no, un po’ tradizionalista e un po’ no, un po’ in lutto e un po’ no.
Ma la storia ci insegna che anche le tradizioni cambiano e si modificano nel tempo con il mutamento e progresso (!?) culturale delle realtà sociali e, chissà, forse tra qualche anno vedremo anche quelle bandiere sventolare fiere ed incuranti del sacro lutto come tutte le altre, oppure a mezz’asta anche in diversi periodi dell’anno, in segno di devoto rispetto a qualche altro “lutto divino”.

Nel frattempo, per le ovvie e note ragioni, non resta che attendere il dì di Pasqua per vedere – finalmente – anche le bandiere della nostra Marina Militare e della Guardia di Finanza sventolare alte sui loro pennoni e se quest’anno, all’osservare questo strano ed incoerente evento, qualcuno dovesse pensare ad un “pesce d’aprile”, tranquilli, è solo una coincidenza, tutt’al più potrebbe essere un po’ scherzo e un po’ no.