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Spezia calcio

Traditi dalla voglia di vincere e da un contropiede

Fuori De Col e dentro Giannetti, lo Spezia becca il gol fatale. Ma ai punti gli aquilotti avrebbero meritato ampiamente i tre punti. Tra pareggio e sconfitta, oggi cambia poco per la classifica.

Nenad Bjelica

L’unico vero ballottaggio della vigilia lo decide la rifinitura di ieri sera in terra veneta, con Canadjija fermato da un problema a un ginocchio che obbliga Bjelica a far partire Bastoni dalla Spezia per accomodarsi in panchina a Vicenza. C’è quindi Schiattarella insieme a Brezovec e Juande in mediana, mentre la coppia d’attacco è ancora Situm-Catellani, la più gettonata in trasferta. Dunque sempre 3-5-2 con Datkovic confermato accanto a Ceccarelli e Piccolo, e Milos sulla sinistra per sostituire Migliore alle prese con la lombalgia.
Di fronte il 4-3-3 di Pasquale Marino, con tanta qualità a centrocampo e un tridente con Cocco, Giacomelli e Laverone. A centrocampo i colpi di Moretti e Di Gennaro, schierato da regista, con Cinelli a garantire l’interdizione. Sulle fasce due giocatori interessanti, il mancino spagnolo Garcia Tena e il genoano Sampirisi.

Primo tempo. Si inizia con uno Spezia che gioca senza forzare i ritmi e lascia l’iniziativa ai padroni di casa. Verso il settimo minuto però appare chiaro che in contropiede qualcosa concederà la squadra di Marino, che parte sempre con il primo passaggio affidato a Di Gennaro o Moretti. Si fa male al decimo minuto Juande, colpito al ginocchio destro da Cocco che allunga la gamba per cercare un calcio di punizione (che non c’è, e infatti non viene accordato) e tocca duro il regista. Non ce la fa lo spagnolo, sostituito subito da Sammarco che torna in campo dopo molte settimane.
Sponda di Cocco, Moretti per Laverone che crossa dalla destra ancora per Cocco: è lo schema con cui il Vicenza ha segnato di più in questo campionato. Questo pomeriggio ci sono Schiattarella e Milos piazzati in mezzo a questo disegno, il loro compito difensivo sarà molto importante. Ammoniti Datkovic nello Spezia, poi Garcia Tena e Cinelli per due interventi in ritardo su Brezovec, che come sempre guadagna punizioni in serie e difficilmente perde il pallone nell’uno contro uno.

Di Gennaro verso la mezz’ora pare aver rotto il ghiaccio con la partita e sale fino alla trequarti cercando l’imbucata giusta che per poco non trova al 32esimo. I padroni di casa accelerano il ritmo, ma lo Spezia non accetta la singolar tenzone ed evita di scendere nell’arena. Arrivano comunque due occasioni, una a testa: i neri da calcio d’angolo, i biancorossi su una ripartenza molto ben orchestrata che porta Laverone al cross per Cocco.
Buono l’approccio con la gara di Sammarco che, come faceva Juande, diventa il fulcro del possesso palla continuato degli ospiti. Difficile però costruire qualcosa quando il Vicenza è schierato, perché i veneti sono molto ordinati e ritornano in forze sia con Laverone che con Giacomelli. A un minuto dall’intervallo un errore raro da vedere per la squadra di Bjelica: palla persa a metà campo e contropiede fulmineo che finisce con un piattone di Cinelli tra le mani di Chichizola.

Secondo tempo. Sbaglia tutto De Col dopo due minuti, quando il primo vero cambio di fronte indovinato dallo Spezia permette a lui e Situm di andare verso la porta con un solo difensore davanti a Bremec. Il Vicenza ha iniziato con grande foga in ogni caso, e ora riesce a essere ficcante anche sulla sinistra dove Datkovic ha un passo diverso rispetto a Giacomelli.
E’ Marino però a cambiare per primo, mandando in campo Lores, uruguaiano ex Palermo, proprio per l’esterno. De Col sembra meno lucido rispetto ai primi 45 minuti su quella fascia dopotutto, e d’altra parte per lui è la seconda partita dopo un lungo infortunio. C’è poco pressing da parte degli aquilotti, ma quando Brezovec recupera un pallone sulla trequarti, solo la punta del piede di Bremec si interpone tra Catellani e la porta. La partita è definitivamente salita di tono.

Spezia sfortunatissimo per due volte poco dopo l’ora di gioco con la trasversa colpita da Catellani dopo un contropiede propiziato da Sammarco e sviluppato da Brezovec e subito dopo la parata “casuale” di Bremec dopo una percussione da sinistra sull’asse Schiattarella-Situm. Ora i neri fanno paura sulle ripartenze e Gentili si becca il giallo dopo aver abbattuto Catellani a pochi metri dalla linea di metà campo. Cambia ancora Marino, fuori Di Gennaro e dentro Sbrissa che porta forze fresche in mediana.
Piano piano sono i padroni di casa a rimettere fuori la testa, aiutati anche dai cambi che hanno portato subito freschezza. Cambia anche Bjelica allora, richiamando Situm in favore di Cisotti. Non cambia quindi la disposizione in campo, il croato sceglie il più puro contropiedista della sua rosa testimoniando la voglia di provarci fino alla fine. Ancora sfortunatissimo lo Spezia quando Piccolo sfrutta il liscio di Piccolo per calciare a rete trovando sulla traiettoria il compagno Ceccarelli.

Il contropiedista Cisotti è colui che procura il secondo giallo per Garcia Tena su una ripartenza ancora una volta propiziata da Sammarco. A quel punto Bjelica prova il tutto per tutto e manda in campo Giannetti per De Col che ha davvero dato tutto. Spezia ora con una sorta di 3-4-3 che subisce il gol dello svantaggio a un minuto dalla fine dopo un calcio di punizione battuto male da Brezovec. Lores Varela si invola da solo sul filo del fuorigioco verso Chichizola e lo fulmina dalla distanza. Marino manda subito dentro Camisa per Cocco e si copre per gli ultimi due minuti di un recupero, che in pratica non si giocano tra perdite di tempo e lunghe meline.

Conclusioni. Bjelica la prova a vincere e invece la perde. La perde cercando il tutto per tutto con Giannetti per De Col, anche se poi il gol arriva dalla fascia opposta ed è frutto di una punizione sciagurata di Brezovec. Ai punti avrebbero sicuramente meritato gli aquilotti, che hanno avuto nei novanta minuti più di un’occasione interessante senza riuscire a sfruttarla.
Nella giornata in cui le dirette avversarie rallentano, lo Spezia si ferma del tutto. Con una vittoria la classifica oggi direbbe che Ceccarelli e compagni sono la seconda forza del campionato. Osservazione che non serve come rimpianto, ma più che altro come considerazione che il coraggio di Bjelica di mettere dentro un attaccante e rischiare qualcosa non è una follia. Il pareggio, al contrario, non avrebbe cambiato di molto la situazione.
Non è insomma sulla corsa alle zone alte che pesa questa sconfitta, quanto piuttosto sul morale perché ancora una volta lo Spezia viene sconfitto in maniera rocambolesca. La fortuna, non da poco, è che mercoledì si torna subito in campo e al “Picco” per provare a regalarsi un Natale comunque d’oro.

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