Nessun tocchi Pasquale Marino. Parola di presidente che fuga ogni dubbio sulla permanenza dell’ex tecnico dell’Udinese sulla panchina dei ciociari. E’ la novità della vigilia in casa ciociara, che Stirpe sceglie di dare una scossa con un atto di responsabilità che chiama in causa tutto l’ambiente, stampa compresa. E giura di non aver fatto sceneggiate nei confronti di un gruppo di giocatori che ha fatto tantissimo e ora devo solo chiudere la pratica cadetta, fatto mai semplice quando c’è tutta la posta ancora in palio dopo mesi di fatiche. “Il ritiro l’ho ordinato per far riposare maggiormente i ragazzi in vista di una gara per noi importantissima – ha spiegato in conferenza stampa il numero uno -, invito i tifosi ai assistere allo spettacolo ragionando però sul fatto che niente finisce con la gara con lo Spezia. Per quanto ci riguarda quello che vogliamo è soltanto essere messi nella condizione di giocarci le nostre possibilità in modo giusto e per farlo abbiamo bisogno di un ambiente che creda di potercela fare”. Parole da presidente, appunto.
La crisi. Ma cosa succede a questo Frosinone che sembrava già in serie A due mesi fa e adesso ha paura di non farcela? Al di là della sconfitta contro la Ternana per mano di Palombi, i problemi della squadra laziale sembrano c’entrare con la forma fisica. I ritmi imposti agli umbri sono sembrati troppo bassi per la squadra più forte del campionato, senza produrre pericoli sotto porta. ontro lo Spezia il Frosinone è chiamato a riscattare (parzialmente) un periodo veramente molto negativo. A Marino servirebbe una vittoria per due motivi: permetterebbe ai ciociari di continuare ad inseguire la promozione senza passaggio dai playoff e contestualmente significherebbe tenere lontane la assatanate squadre che seguono.
