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Spezia calcio

Rete in Curva Ferrovia, per abbatterla si va a fine anno

Si attende il bando per l'impianto video. La Commissione impianti della Figc di nuovo al "Picco": loro la proposta di aggiungere qualche fila alla tribuna e ricavare spazio per le panchine.

La rete della Curva Ferrovia

La rete tra la Curva Ferrovia e il campo di gioco è destinata a rimanere lì fino a tutto il 2015. Sono tempi tecnici, a quanto pare non comprimibili, per indire il bando di gara per la creazione del sistema di videosorveglianza in alta definizione che la Questura ha messo come condicio sine qua non per dare il via libera all’abbattimento della barriera con gli spalti.
Sarà il primo tassello del progetto di abbattimento delle barriere su cui l’ex direttore generale dello Spezia Calcio, Umberto Marino, ha lavorato per diversi mesi nel corso della scorsa stagione. Ora, con il dirigente che ha salutato Via Melara, si iniziano a raccogliere i frutti. Sarà una delle più importanti migliorie allo stadio “Alberto Picco” portata negli ultimi anni, in attesa che gli eventi sportivi del club rendano non più procrastinabile un discorso complessivo sul manufatto di Viale Fieschi.

L’impianto video sarà finanziato al cento per cento dal Comune della Spezia, mentre alla società calcistica spetterà la fase successiva della cancellazione fisica della rete metallica. Un’operazione relativamente semplice nei tempi e nei costi, per cui un fabbro ha già compiuto un sopralluogo in modo da stabilire un preventivo.
Prende vita insomma una di quelle operazioni studiate e rese pubbliche da un gruppo di appassionati riuniti su Facebook nella pagina “Il nuovo stadio dello Spezia“. Sei proposte finite sul tavolo dell’assessorato competente: abbattimento della cosiddetta “casa dell’ammiraglio”, creazione di un piazzale al suo posto, aumento del numero dei tornelli e conseguente aumento della capienza della curva, abbattimento della rete e riempimento del fossato. Un lavoro accompagnato da rendering molto accattivanti e da un computo sommario delle spese svolto da un giovane architetto.
E il capitolo spese non è sempre dei più abbordabili. Se l’impianto video ha un costo – i fondi sono già stanziati – di qualche centinaia di migliaia di euro, il solo abbattimento della casa diroccata dietro alla Ferrovia verrebbe a pesare qualcosa attorno le 250mila euro sulle casse di Piazza Europa.

Da registrare infine come a calcare il prato del “Picco” negli scorsi giorni sia stata anche la Commissione impianti sportivi della Figc. Non una prima volta per i tecnici romani, tra cui l’ex arbitro e moviolista Rai Carlo Longhi, che hanno svolto un sopralluogo di rito dedicando particolare attenzione alla Spezia. Anche a loro è stata esposta una delle idee uscita dal gruppo “Il nuovo stadio dello Spezia”. Quella di riportare le panchine sotto la tribuna, incassandole nella cancellata di delimitazione del settore stesso.
Idea che è piaciuta. Anzi, dagli uomini federali è arrivata la controproposta di aggiungere altri gradinate alla vecchia struttura, sulla falsariga di quanto si sta materializzando per lo stadio di Bergamo. Nuove file che arrivino fino a bordocampo, nello spazio ricavato dall’abbattimento delle scalinate, in modo da creare posti a sedere proprio al fianco dello spazio per l’allenatore, dello staff e delle riserve. Oggi solo materiale per i sogni dei tifosi, domani chissà.

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