LA REDAZIONE
Scrivici
PUBBLICITÀ
Richiedi contatto
Spezia calcio

Rastelli, Castaldo e tanti pianti. Avellino bestia nera

Due ko a domicilio in soli cinque mesi, lo scorso anno la salvò Nenè. Gli irpini, con il morale bassissimo, evocano però bruttissimi ricordi.

Emanuele Calaiò di testa

“Spezia splendido a metà, un punto contro il catenaccio”. Titolava così CittadellaSpezia la sera del 24 ottobre 2016, giorno in cui andò in scena allo stadio “Alberto Picco” l’ultimo Spezia-Avellino della storia: i bianchi allora ancora in mano a Nenad Bjelica fecero un primo tempo da squadra di serie A, ma alla fine segneranno gli ospiti mai pervenuti fino a quel momento. Tesser nel secondo tempo imposta un catenaccio d’altri tempi e ci vuole un calcio da fermo di Nenè per evitare la beffa. I lupi, insomma, non evocano nuovi ricordi e di questo si ricordano bene i tifosi dello Spezia visto che si torna indietro soltanto di cinque mesi dall’ultima volta. Martedì 26 maggio 2015 si chiudeva infatti il sogno promozione dello Spezia, trafitto ai supplementari da Comi dopo l’1-1 al 90esimo che sarebbe bastato per passare il turno. Un pomeriggio di grande delusione per i quasi 9mila del “Picco” che non riconobbero la stessa squadra pratica e spavalda di tante altre volte.

Altro precedente altra delusione, basta tornare indietro nel tempo di soli tre mesi. Quella notte, davanti ad Antonio Cassano che, è attualità, smette di giocare per non scendere di categoria, e con un Nenè in più dal calciomercato appena conclusa da Angelozzi, doveva lanciare lo Spezia alla conquista del secondo posto. Doveva perché in realtà si trasformò nel preludio ad un mese nero, quello che ha tenuto la squadra di Bjelica lontana dalla serie A diretta. Quella sera se la ricorda bene il tecnico croato, espulso dall’ineffabile Pasqua di Tivoli dopo 8′ per una robusta protesta in seguito al vantaggio campano; la stessa sorte che sarebbe poi capitata nel secondo tempo a capitan Migliore.

Una partita alle luci dei riflettori anche quella del 9 dicembre del 2013, data del quart’ultimo Spezia-Avellino giocato al “Picco”. Irpini a un passo dalla vetta, aquilotti non troppo distanti ma certo non in fase esaltante. Finì 0-0 e fu Giovannino Stroppa a recriminare per qualche indecisione di troppo sottoporta e per un legno colpito da Giulio Ebagua che stava sparando gli ultimi fuochi d’artificio prima dell’infortunio al ginocchio. La prima volta assoluta in Viale Fieschi è datata 26 aprile del 2008. Il campionato del fallimento aquilotto, che in quella primavera stava già sciogliendosi nonostante la grande movimentazione cittadina. E quello Spezia orgoglioso come i suoi tifosi, andò in vantaggio prima con Eliakwu e poi con Zizzari e fu recuperato due volte da Pellicori.

Più informazioni