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Ma solo per una stagione

Portare la serie A al Picco costerà 868mila euro

I lavori per ottenere la deroga di un anno (non rinnovabile) devono essere completati entro due settimane. Poi i collaudi e il via libera della Lega. In arrivo i moduli prefabbricati per ospitare gli studi televisivi.

Lavori allo stadio Picco

Ci ha messo dieci giorni lo Spezia Calcio a presentare la lista dei lavori necessari ad ospitare la serie A al Picco. Ottenuta la promozione il 20 agosto scorso, il 31 a Palazzo Civico era già arrivata la distinta con le opere necessarie ad ottenere la deroga e limitare il più possibile l’esilio al Manuzzi di Cesena. In mezzo, oltre che un lavoro frenetico di telefonate, anche un sopralluogo dei tecnici della commissione criteri infrastrutturali della Lega. In poco più di tre settimane, il club di Via Melara ha poi redatto il progetto definitivo, traguardando già alle ditte fornitrici, che in Comune hanno approvato entro la fine di settembre. A seguire la scelta della ditte ed i preventivi.
E’ stato quindi un lavoro a tappe forzate, che dovrebbe portare al risultato nelle prossime due settimane. Non rimane più tempo di così, contando che tutte le novità tecniche installate al Picco, elettriche e strutturali, andranno collaudate prima di passare al vaglio degli emissari della serie A per il via libera. Nelle prossime ore sono attesi i moduli per creare la nuova area media nel parcheggio della tribuna. Non mancherà anche un occhio all’estetica, con un lavoro di pennello che sta riguardando diversi angoli dello stadio. Anche e soprattutto all’esterno, visto che all’interno per adesso potranno accedere solo gli addetti ai lavori.

Il totale che il Comune della Spezia impegnerà per riportare lo Spezia Calcio a casa è di 868.535 euro secondo progetto esecutivo. Spesa che spetta versare all’ente pubblico in quanto proprietario del centenario manufatto di Viale Fieschi, ma che verrà inizialmente anticipata dal club.
Il grosso della cifra, per trovare la quale Palazzo Civico ha acceso un mutuo con Cassa depositi e prestiti, è rappresentato dal nuovo impianto di illuminazione a cura della AEC Illuminazione di Arezzo. I soli proiettori a LED sono infatti costati 431mila euro, mentre adeguare le torri faro e la copertura dei distinti ad ospitarle è un’opera da 61mila euro. Con le altre lavorazioni accessorie, tra cui la messa in opera del modulo di controllo dell’accensione, si arriva a sfiorare i 544mila euro.
La seconda voce di spesa per impegno è rappresentata dalle opere di carpenteria necessarie ad abbassare le barriere dal settore distinti ed eliminare la rete metallica dalla Curva Piscina. Di questo si è occupata la spezzina FERAL, per una cifra di 128mila euro che comprende tra le altre cose anche le nuove postazioni per le telecamere e il ripristino dell’area hospitality. I lavori sul cablaggio e le opere elettriche, a cura di SEL Servizi Elettrotecnici di Ceparana, superano di poco i 93mila euro. Alla toscana Errepi Distribuzione il compito di modificare il software che regola i tornelli di accesso allo stadio: conto da 32mila euro circa. Infine la Hawk Eye, leader in questa tecnologia, interpellata per implementare la goal line technology per una spesa di circa 40mila euro.

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