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Le pagelle

Oggi senza Lamanna erano dolori, Da Cruz e Okereke un calcio gioioso

Il portiere decisivo già nei primi secondi, Vignali un tocco al bacio. L'importanza di essere Mora, la sostanza di Ricci.

Eugenio Lamanna

Lamanna 7,5 – Provate a ripensare questa partita se lui nel primo minuto non avesse parato due volte quei due bolidi. Anche nell’occasione del pareggio mette un piede miracoloso prima di capitolare. Il miglior Lamanna della stagione.

De Col 6,5 – La trattenuta che causa il rigore è ingenua, ma tiene lontano dalla porta per tutta la partita uno che la vede molto bene come Improta.

Terzi 6,5 – Una leggerezza gli costa il giallo, ma quando c’è da da mettere il piede sul tiro è sempre il suo quello che spunta a proteggere la porta.

Ligi 6,5 – Manda tanti uomini in area il Benevento e non pochi di loro sono buoni colpitori di testa. Qui i suoi centimetri e il suo tempismo si rivelano asset importante.

Augello 6,5 – A vederlo contendersi la fascia con Letizia viene da pensare cosa sarebbe averli entrambi nella propria formazione. Attaccano meglio di quanto difendono, alla fine però lo spezzino regge meglio gli assalti.

Bartolomei 6 – Soliti inizio veemente, ha l’imprinting alla gara come dono. Finisce presto la birra però, nel secondo tempo è meno presente e non a caso è il primo a uscire (dal 31’st Maggiore 6 – Non ha la gamba dei tempi migliori ma è utilissimo nel finale).

Ricci 7 – Il rigore è perfetto, il giallo è invece severo. Quando arriva il doppio vantaggio interpreta la fase di contenimento con grande intelligenza. Veterano nella testa. (dal 40’st De Francesco 6,5 – Il migliore tra i subentrati, con grande impatto fisico oltre che quel destro che impegna il portiere su punizione)

Mora 7,5 – Guardate il secondo e terzo gol, guardate se non partono entrambi dai suoi piedi. Sa fare tutto e capisce quando è il momento di farlo. I giovani gli girano attorno e lui li orienta nella direzione giusta alzando la testa.

Vignali 7 – Splendido il tocco di prima per Okereke che si va a prendere il penalty, bastava poca forza in più e sarebbe finito tra le braccia del portiere. Meglio però in contenimento che in spinta oggi.

Okereke 8 – Gli vengono i tre minuti e vanno di pari passo assist e gol. Il tutto nel contesto di un calcio gioioso, solare come il suo sorriso. Questo ragazzo non ha limiti e se ne accorge anche Volta che finisce sotto la doccia. Per la verità anche Caldirola avrebbe meritato stessa sorte.

Da Cruz 7,5 – Ispirato nell’uno contro uno, danza sul pallone con leggerezza e poi rilascia il tuono con il piede destro. Solo gol da preferiti su Youtube per l’olandese, ma oggi c’è anche tanto lavoro sporco (dal 38’st Pierini 6 – Tiene il pallone senza strafare, così fa un calciatore che sa leggere le partite)

All. Pasquale Marino 7 – Imposta una partita più accorta, aspettandosi la partenza a razzo del Benevento e mettendo in campo uno Spezia cosciente di dover soffrire nei primi minuti. I bianchi escono bene, Okereke centravanti garantisce sempre un movimento ad accorciare e ripartire che non offre punti di riferimento ai tre centrali giallorossi. Lo dirà a fine partite il nigeriano, ma la velocità sua e di Da Cruz e la voglia di inventare di entrambi risultano la scelta migliore per rilanciare una squadra che aveva perso un po’ la voglia di divertirsi. Le parole al miele per Lamanna che ha speso nelle ultime settimane consegnano poi un portiere finalmente decisivo.
Piace anche così lo Spezia, che lascia agli altri la carica di cavalleria ma che è capace di uscire alla distanza. Che in pratica fa montare la frustrazione altrui per non aver trovato spazio invece che viceversa, come successo contro il Padova una settimana fa. Ora tre settimane per recuperare le energie. Le idee no, quelle non erano mai venute meno.

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