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Spezia calcio

Nasce la "black list", se hai fatto fallire un club non potrai acquistarne un altro

Gabriele Gravina

Salvaguardare la credibilità del sistema calcio attraverso norme più stringenti per le acquisizioni societarie: è questa una delle priorità della nuova governance della FIGC e del presidente Gabriele Gravina, un tema affrontato oggi in occasione della riunione del Consiglio Federale che ha approvato all’unanimità le modifiche al regolamento in materia di partecipazioni societarie a livello professionistico.
Nasce così una sorta di ‘Black list’, che impedisce di acquistare una società a quei soggetti che negli ultimi cinque anni abbiano ricoperto il ruolo di socio, amministratore o dirigente con poteri di rappresentanza in ambito federale in società destinatarie di provvedimenti di esclusione dal campionato o di revoca dell’affiliazione dalla FIGC.

“È un richiamo al senso di responsabilità di tutti gli imprenditori che vogliono entrare nel mondo del calcio”, ha spiegato Gravina, riferendosi in particolar modo a quei ‘liquidatori seriali’ di società che creano un danno diretto al territorio e un danno indiretto a tutto il calcio italiano. I requisiti di onorabilità e solidità finanziaria previsti devono essere soddisfatti anche dai soggetti che detengano il controllo delle persone giuridiche che intendano acquisire la partecipazione; dovranno garantire una capacità finanziaria ed economica tale da far fronte, in misura proporzionale alla partecipazione acquisita, alle attività di impresa derivanti dal fatturato medio degli ultimi tre esercizi, inoltre garantire per la Serie B e la Serie C, sempre in misura proporzionale alla partecipazione, una fideiussione bancaria a garanzia dei debiti sportivi scaduti per la stagione in corso.

Contestualmente sono state approvate anche le modifiche all’art. 52 delle NOIF sul titolo sportivo: in circostanze straordinarie, la FIGC può attribuirlo entro il termine del 10 giugno, ricevendo cinque giorni lavorativi prima le domande con le relative documentazioni. Sono stati modificati anche gli articoli 43 comma 5 e 66 comma 1 delle NOIF: dalla prossima stagione si dimezzerà (da 4 a 2) il numero delle gare che è possibile disertare prima di essere esclusi dal campionato e la mancata disputa della gara, a valore di rinuncia, scatterà anche in caso di assenza di un allenatore tesserato e abilitato dal Settore Tecnico, del medico sociale o di altro medico autorizzato.
Il direttore generale Marco Brunelli ha presentato al Consiglio il progetto per il rafforzamento dei poteri di controllo della Covisoc, che interessa alcune azioni: continuo aggiornamento del sistema normativo, omogeneità dei bilanci e delle informazioni economico finanziarie, rafforzamento delle procedure di controllo e poteri di verifica, formazione alle Società e monitoraggio.

Dopo aver ricordato i risultati positivi raggiunti nell’ultimo mese dalle nazionali giovanili, a cominciare dalla qualificazione dell’Under 19 e dell’Under 17 alla Fase finale dei rispettivi Campionati Europei, Gravina ha sottolineato come nell’ottica di un’implementazione del progetto Var sia ben avviata la realizzazione della ‘Room control’ unica a Coverciano, che dovrebbe partire già dalla prossima stagione. Il presidente federale si è complimentato con l’AIA per le iniziative annunciate riguardanti la creazione di una task force specializzata per il Var, integrandola con alcuni tra gli arbitri appena dismessi, e sulla proposta di accompagnare il fine carriera dei direttori di gara con iniziative di collaborazione che prevedano un riconoscimento economico per la durata di un biennio. Restando in tema Var, il presidente ha proposto di introdurla direttamente nelle semifinali e finali di play off e nei pla yout di Serie B, con la previsione di sperimentarla in modalità off line per tutto il girone di andata e riservarsi la definitiva introduzione a partire dal girone di ritorno della stagione 2019/2020. Gravina ha introdotto, infine, il tema della clausola del diritto di ‘recompra’, sul quale verrà fatto un ragionamento approfondito con la Serie A partendo dal presupposto che la normativa va comunque adeguata ai principi contabili internazionali.

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