La Spezia - Dita incrociate alla Spezia per gli esiti dei tamponi svolti questa mattina sul gruppo dell'Under 21 azzurra. Dopo la positività di Riccardo Marchizza, è adesso sul compagno Giulio Maggiore che si concentrano le attenzioni in casa aquilotta. Il centrocampista infatti ha frequentato la "prima squadra" degli Azzurrini a partire dal raduno del centro tecnico di Tirrenia iniziato esattamente una settimana fa, lunedì 5 ottobre. Il ritiro, gli allenamenti, i pasti ed il viaggio verso l'Islanda per la partita (poi rinviata) di qualificazione agli Europei. Tutto assieme al resto della truppa azzurra, tra i quali sono state riscontrate sette positività ad oggi solo tra i calciatori.
Marchizza, che al momento è lievemente sintomatico, prende dunque la strada dell'isolamento domiciliario (alla Spezia o a Roma), che durerà minimo dieci giorni. Salterà la partita contro la Fiorentina di domenica, poi a metà della prossima settimana farà un tampone che, se negativo, darebbe il via libera al suo ritorno agli allenamenti a Follo. Il caso comunque è in carica all'azienda sanitaria, non più al club o agli organi del calcio. Per Maggiore la situazione è invece meno definita. La partita contro l'Irlanda di domani è in dubbio e se anche il tampone svolto questa mattina dovesse risultare "pulito", allo spezzino (e al resto della nazionale) potrebbe essere chiesta la quarantena fiduciaria per evitare brutte sorprese visti i contatti ravvicinati degli ultimi giorni. Un tampone negativo in queste ore non è infatti garanzia che il virus non si riveli poi nei prossimi giorni, magari dopo aver già frequentato lo spogliatoio del proprio club di appartenenza.
Lo stesso Marchizza era risultato negativo ai tamponi svolti durante il ritiro toscano e anche a quello effettuato a Reykjavik il 9 ottobre all'arrivo in aeroporto. E' invece risultato positivo ad un nuovo test svolto a Tirrenia il 10 ottobre notte dopo il rientro in Italia ed il cui esito è stato reso noto ieri mattina. In tutto questo una buona notizia c'è: Tommaso Pobega, il terzo aquilotto con l'under 21, ha lavorato con la squadra riserve che non è partita per l'Islanda e non è quindi venuto a contatto con i colleghi risultati più infetti. La mezzala dunque segue un percorso diverso ed è, almeno teoricamente, meno a rischio. Una cosa però è certa: la scelta del direttore Mauro Meluso di costruire una rosa ampia si sta già rivelando saggia.