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Spezia calcio

LOPEZ SIA ESEMPIO, DE FRANCESCO IL FUTURO

Le pagelle dell'ultima gara, fra addii e conferme. De Col diventerà giocatore bandiera, Terzi sarà alla quarta stagione ma non c'è solo Pessina tra quelli all'ultima gara.

Walter Lopez

Di Gennaro 6
Se non arriva il raddoppio in apertura di ripresa è grazie al suo volo su siluro di Ciciretti: un tuffo perfetto, una parata difficile vista che la palla gli si materializza davanti d’improvviso. Sui gol presi può farci poco: nel primo è trafitto da un gran tiro di Ceravolo ma l’azione è viziata e lo ha visto tutta Italia, nel secondo ci mette tutto sè stesso ma dopo aver neutralizzato la conclusione di Ceravolo, s’inginocchia sul tap-in di Ciciretti. Tornerà all’Inter, senza dubbi.

De Col 6
Capitan futuro ha una serata difficile ma c’è Gazzola che va bloccato in qualche modo. Allo Spezia, specie a partita in equilibrio, sono mancati soprattutto i suoi cross. La ripresa è per lui come per gli altri, figlia del risultato, troppo compromesso, e di un Parma che arretra il raggio d’azione. Si chiude una buona annata, un ottimo girone di andata e un sufficiente ritorno. Inizia ad agosto la quinta stagione in maglia bianca che gli vale lo status di giocatore bandiera.

Terzi 6
Guida la difesa con la solita sicurezza e non si rassegna alla sconfitta: i gol, d’altro canto, arrivano per colpa di due infilate centrali. Evidentemente qualcosa non ha funzionato sui posizionamenti. Sale a saltare su tutte le situazioni possibili, sino alla fine per trovare quanto meno il punto della bandiera che renderebbe meno amara la sconfitta. Annata all’altezza della sua carriera, a 34 anni pochi hanno la continuità del capitano. Arrivederci alla prossima stagione, la quarta.

Giani 5.5

Spesso in ritardo, il primo passo non è certo nel suo pedigree ma stasera si concede quelle amnesie che capitano di rado. E’ anche protagonista di un paio di rilanci horror sui piedi degli avversari. Impreciso anche a difesa schierata quando non sale adeguatamente, tenendo in gioco l’attaccante di turno.

Lopez 6.5
Ha un kalashnikov al posto del piede quando stende Gazzola, colpevole di passare dalle sue parti. Per il resto la solita gara gagliarda, con tanti errori ma anche parecchia generosità. E nel finale la gran botta al volo che Frattali alza sopra la traversa. I giovani imparino da lui cosa vuol dire avere sotto la pancia due palle da bowling e una professionalità da manuale.

Pessina 5.5

L’ultima con la maglia bianca è durissima perché sulle sue traiettorie trova un certo Dezi che gli accorcia sapientemente il raggio d’azione. Non molla mai, non è nel suo dna sventolare bandiera bianca ma il commiato è amaro perché perderà proprio quella la palla che non si deve perdere e che regala il contropiede del 2-0 agli ospiti. Il suo destino non è nè qui nè in un’altra piazza cadetta, andrà strameritatamente a giocarsi le sue chance nell’Atalanta, magari a giocarsi l’Europa League.

Bolzoni 5.5

Non ha la tecnica di Juande ma nemmeno il dinamismo che serve in gare come queste, che si mettono male quasi subito. Cerca di far girare la palla, a beneficio dei compagni e gli riesce anche abbastanza bene ma soffre quando i ritmi si alzano e lui rimane fra i reparti. Non tanto per la seconda parte di torneo, che lo ha visto spesso relegato in panchina, ma per due terzi
di campionato è uno degli insostituibili. Il suo contratto si è rinnovato a suon di presenze.

Maggiore 6

Sontuoso quando arpiona una palla vagante dopo appena 5′ e radiocomanda una palla col contagiri che scavalca i centrali del Parma e trova Marilungo che scarica un sinistro potente ma alto sopra la trasversale. Guerreggia a testa altissima con due mostri della categoria come Di Gaudio e Barillà, e cerca più di altri di dare velocità alle giocate. Rigore a parte, a conti fatti, la più nitida occasione della partita sfuma sul suo destro di volo, coraggioso ma che si impenna, graziando Frattali. Sarà l’ultima con la maglia bianca? Un’intera città spera proprio di no. (Dal 12’st Forte 5, cerca di aumentare i centimetri in area di rigore ma vengono a mancare i cross e per lui è notte fonda. Potrebbe anche rimanere, conterà il parere della guida tecnica e se fosse ancora Gallo ha ottime chance).

De Francesco 6.5
Lo Spezia del futuro punterà su di lui e se lo merita. Ha atteso a lungo il suo momento e le sue prestazioni sono andate in crescita anche in un contesto di finale di stagione in cui la squadra aveva più pochi stimoli. Anche stasera, da trequartista, cuce calcio per la squadra, ma è prezioso anche a partecipare alla fase difensiva, fungendo da centrocampista puro. Esce, stremato, ma in fin dei conti è il migliore dello Spezia (Dal 21’st Augello 6, si mette sotto ma incide poco).

Gilardino 5
Litiga “sportivamente” con tutto il reparto difensivo ducale. Capitan Lucarelli ha cinque anni in più di lui e lo conosce come le sue tasche, tanto che nel primo tempo non riesce a giocare una palla pulita. Ironia della sorte, la prima la calcerà al minuto 29 direttamente dal dischetto per un pareggio che lo Spezia meriterebbe ad occhi chiusi. Il suo piattone è un disastro: corpo all’indietro e palla in curva.”Uno di noi” gli cantano ironicamente i suoi ex tifosi e prima del riposo Gallo, che già era stato espulso, lo toglie dal campo: un gesto che sembra una punizione finale ma in sala stampa sarà il tecnico a spiegare i perché: infortunio muscolare proprio sul tiro dal dischetto. (Dal 43’pt Granoche 5: l’ultima partita con lo Spezia non entra nella scatola dei ricordi, non a oltre qualche spizzata per nessuno e nemmeno quando entra Forte la musica cambia pochissimo).

Marilungo 5.5
Uomo ovunque, con licenza di svariare da un fronte all’altro, fatica stasera a trovare lo scambio con Gilardino e nemmeno con Granoche va meglio. Valuta male un paio di situazioni che comunque si auto-costruisce, abbassando la testa sulla conclusione, invece di scaricare al centro per i compagni a rimorchio. Chiude la sua più che positiva stagione in maglia bianca a dieci gol. Ora il suo futuro si decide a Bergamo, ma la sua dipartita, vista l’entità del contratto, sembra segnata.

All. Fabio Gallo 5.5
La sua partita in campo dura un amen, colpa delle proteste dopo il contestassimo 1-0 del Parma. Ma lo Spezia impostato è squadra viva e per nulla intimorita, davanti ad un avversario che trova il gol al primo vagito. Tutto decade quando Gilardino sparerà in cielo il pari dal dischetto: lo Spezia che torna nel secondo tempo non è più lo stesso e Ciciretti gli dà il colpo di grazia. Se rimarrà si deciderà entro i primi di giugno, non è comunque dalla partita di stasera che si valuta un intero campionato. Lo Spezia 2017-18 è mancato sul più bello, quando si doveva pensare ai playoff e non continuare a parlare di salvezza.

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