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Ma quanta sofferenza

LO SPEZIA E’ SEDUTO SULLE SPALLE DI UN GIGANTE

Una doppietta di Gilardino, che si inventa due gol uno più bello dell’altro, chiude un mese di scarsi risultati. Il Cittadella coglie due pali e Manfredini è decisivo nell’evitare il pareggio nel finale.

Alberto Gilardino

CITTADELLA-SPEZIA 1-2
40’pt Gilardino, 44’pt Arrighini, 17’st Gilardino

CITTADELLA (4-3-1-2)
Alfonso; Pelagatti, Scaglia, Adorni, Benedetti; Settembrini, Iori, Pasa (28’st Chiaretti); Schenetti; Arrighini (24’st Kouame), Strizzolo (32’st Vido). A disp. Paleari, Varnier, Pezzi, Lora, Iunco, Maniero, Fasolo.
All. Roberto Venturato

SPEZIA (4-3-1-2)
Manfredini; De Col, Terzi, Giani, Lopez; Maggiore, Juande, Pessina (43’st Capelli); Ammari (34’st De Francesco); Marilungo, Gilardino (31’st Forte). A disp. Di Gennaro, Augello, Corbo, Ceccaroni, Masi, Bolzoni, Granoche, Palladino, Mulattieri.
All. Fabio Gallo

Arbitro: Valerio Marini di Roma 1
Assistenti: Luigi Lanotte di Barletta, Tarcisio Villa di Rimini
Quarto ufficiale: Andrea Zanonato di Vicenza

Angoli: 6-7
Ammoniti: Pessina
Recupero: 1’+4’

Spettatori: 3087 (667 paganti + abbonati)

Pre partita.
E’ il momento di rivedere Alberto Gilardino. Due mesi e mezzo dopo l’infortunio muscolare che lo ha messo ko, l’ex campione del mondo torna in campo con la maglia bianca in una trasferta tra le più difficili della stagione. Il Cittadella ha un gioco brillante e rodato che gli ha fruttato fino ad oggi 50 punti; la sconfitta del Bari ad Ascoli gli da modo questa sera di giocare per allungare in zona play-off e vivere il sogno. Quel sogno che lo Spezia ha sbiadito nelle ultime cinque partite che sono valse solo tre punti e tanti rimpianti. Gallo conferma la difesa, da fiducia a un Juande apparso in un ottimo momento e spera in Ammari alla prima da titolare.

PRIMO TEMPO.
Retropassaggio coraggioso quello di Giani che serve il primo pallone a Manfredini di testa. Gallo oppone alla brillantezza dei padroni di casa la freschezza di Maggiore e Pessina ma anche la grande esperienza di Gilardino, subito pronto di riferimento offensivo. I rischi però di scoprirsi contro i granata sono evidenti quando al 5‘ un pallone viaggia verso Strizzolo tutto solo sulla trequarti: Manfredini esce con tempismo e lo ferma in fallo laterale con intervento da terzino.
Squadre che si braccano a vista nei primi dieci minuti, meglio il Cittadella nel palleggio ma bene lo Spezia con il pressing che non permette di ragionare. Lo scopo della difesa aquilotti è non farsi prendere in velocità, perché Arrighini e Schenetti sono davvero difficili da fermare una volta lanciati nello spazio. Buono l’apporto delle due mezzali bianche, che sembrano in palla nonostante gli impegni con le nazionali degli ultimi giorni.

Pessina di testa, ma Alfonso si salva d’istinto
E’ bianca la prima occasione della partita. Angolo di Juande dalla sinistra, parabola perfetta che coglie Pessina tutto solo in area, il centrocampista schiaccia ma Alfonso segue il pallone con gli occhi e piazza il colpo di reni ad alzare sopra la traversa. Bello schema aquilotto, ma conclusione che poteva essere più potente.
Non particolarmente coraggioso il Cittadella in questa prima fase, la squadra di Venturato sembra aspettare per colpire in contropiede. Operazione che peraltro le riesce alla grande in trasferta, dove ha raccolto la bellezza di nove vittorie. Solo due invece gli acuti esterni di Terzi e compagni, cosa che giustifica la sostanziale prudenza.

Serve più Ammari, giallo per Pessina.
E’ fuori dal gioco Ammari in questo frangente. Qualche prova tecnica di scambio di posizione con Marilungo appena abbozzata e non molto di più per il marsigliese a cui non manca la generosità; in fase di ripiegamento è sempre in mezzo a dare il proprio contributo. Giallo per Pessina poco dopo la mezz’ora, reo di aver saltato con il gomito alto. In verità non sembrava affatto intenzionale il colpo sul volto di Settembrini che viene fasciato alla testa.

Gilardino senza guardare: gol!
Al 38’ nuovo calcio d’angolo per lo Spezia da sinistra. Va ancora una volta Juande ma Strizzolo mette di nuovo in corner. A questo punto si avvicina Lopez che prepara un sinistro che entra nel cuore dell’area all’altezza del dischetto del rigore dove c’è Gilardino abbracciato a un difensore. L’attaccante con il retro del capo riesce comunque a deviare il pallone mettendolo alle spalle di Alfonso. Terzo gol di Gilardino in maglia bianca, il secondo di testa. Spezia avanti al minuto 40!

Lo Spezia arretra subito e incassa il pareggio
Dura poco la gioia degli aquilotti. Il Cittadella si butta subito in avanti e lo Spezia perde metri. Non aiuta neanche la fortuna che porta Lopez a deviare impercettibilmente un cross di Settembrini che in questo modo inganna un De Col non attentissimo e arriva sul piede destro di Arrighini che al volo mette nell’angolo di potenza. Una disdetta, ma anche la poca prontezza dei bianchi nel capire che era il momento di addormentare la partite per i pochi minuti che mancavano alla fine del tempo e andare negli spogliatoi in vantaggio. Tutto da rifare.

SECONDO TEMPO.
Ritorna in campo con grandissima foga il Cittadella che spinge immediatamente sull’acceleratore e sfiora il gol del vantaggio con un gran tiro di Schenetti dai venti metri: bravo Manfredini ad opporsi in tuffo, ma la palla finisce a Pelagatti che indirizza nell’area piccola dove Pessina in scivolata salva gli aquilotti. Ora il fantasista dei Venturato gode di una libertà che Juande era riuscito era negargli nella prima frazione e si accende il gioco di prima dei padroni di casa.

Gilardino illumina lo Spezia, il “Tombolato” e la serie B.
Ci sono gol che non appartengono a questa categoria e ci sono giocatori che possono segnarli. Pochi e contati campioni, come Alberto Gilardino che al minuto 17 della ripresa ricorda a tutti noi che non si diventa campioni del mondo per caso. Marilungo sulla trequarti lascia la fascia sinistra per mettere il pallone sul destro e lancia dalla parte opposta del campo dove c’è il numero 10, che si coordina e di destro incrocia al volo sull’angolo opposto. Uno spettacolo che fa alzare in piedi tutto lo stadio. Grande esultanza di tutta la panchina dopo una corsa lungo la pista d’atletica del centravanti.

Cambi in serie, Venturato spinge e Gallo aggiusta.
Venturato non ci sta e mette dentro Kouame, Chiaretti e Vido nel giro di pochi minuti. Forze nuove in attacco, i tre cambi spesi tutti per cambiare il destino di questa partita. Così il Cittadella torna a macinare, Benedetti lascia sul posto il centrocampo bianco e scocca un mancino potente che Manfredini para in due tempi.
E’ il momento dei cambi anche per Gallo, che richiama un Gilardino che ha dato tutto e sceglie Forte per tenere alto il pallone e poi chiama in causa De Francesco al posto di un Ammari mai davvero nel vivo del gioco.

Iori centra il palo, Manfredini salva con coraggio
Il palo di Iori e l’uscita a valanga di Manfredini su Settembrini che batte a due metri dalla porta. A cinque minuti dalla fine lo Spezia vive dieci secondi di terrore da cui esce indenne con un po’ di fortuna e con il coraggio del suo portiere. Un rapido check dalla panchina e cade su Pessina la scelta per l’ultimo cambio, entra Capelli a rinforzare la difesa.
Sono quattro i minuti di recupero, sembra spegnersi la forza dei padroni di casa che perdono man mano precisione. I cross vanno lunghi, i centrocampisti si buttano dentro in ritardo. Adorni ha l’ultimo colpo di testa dal cuore dell’area ma il pallone finisce a lato. E’ finito da un minuto il recupero ma l’arbitro Marini continua a far giocare, palla a Schenetti che al volo centra l’incrocio nel finale. Lo Spezia torna alla vittoria e lo fa in una delle trasferte più difficili della stagione.

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