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Le probabili formazioni

Italiano li porta tutti, ma si gioca con le infiltrazioni

L'abbondanza è solo apparente, il tecnico dovrà dosare l'autonomia dei propri giocatori con saggezza. Il Chievo alla quarta partita in una settimana e mezza con gli stessi dieci-undici. Ma conta il morale.

Andrej Galabinov

Galabinov, Mastinu, Federico Ricci, Ragusa, Reinhart, Di Gaudio, Maggiore. Forse anche Acampora. Nessuno di questi pare avere novanta minuti nelle gambe, alcuni forse non hanno neanche un tempo da poter spendere. Va messa in prospettiva la massiccia convocazione operata da Vincenzo Italiano per la partita che, volenti o nolenti, dà un senso a tutta la stagione. Ci sono 24 giocatori sul pullman che questa sera muoverà verso il Picco tra due ali di tifosi che non smettono di credere ad un miracolo sportivo. Ma di questi 24, in tanti giocheranno con infiltrazioni, fasciature e denti stretti per non lasciare nulla di intentato.
Difficile quindi sperare di vedere grosse novità di formazione per la semifinale di ritorno contro il Chievo. La logica vorrebbe che molti vengano usati solo a partita in corso, come carta jolly. Eppure qualche variazione tattica dovrebbe essere alle viste. Per esempio riportare Gyasi a sinistra, dove ha un’altra resa, e tenersi Di Gaudio come soluzione a partita in corso. Magari con Nzola a destra e Galabinov centrale dal primo minuto per non sprecare i tanti palloni che all’andata sono finiti in area preda dei difensori di Aglietti.
In mediana conferme per Matteo Ricci e Bartolomei. Mora è stoicamente in campo da un mese con la lancetta sulla riserva, ma a Salerno ha dimostrato che anche così può trovare una serata da trascinatore. D’altra parte Maggiore, uno che in partite decisive si è sempre esaltato, non è mai tornato vicino ad una forma accettabile da dopo il lockdown. Il favorito per un posto però è Acampora, che con i suoi strappi può fare quello che Obi ha fatto tre giorni fa a parti invertite. In difesa si va verso la conferma del quintetto.

Qui Chievo. Quarta partita in una settimana e mezza con gli stessi uomini. Anche Alfredo Aglietti ha poco da poter giostrare per quanto riguarda l’undici iniziale, visti i tanti primavera in panchina. Ma ha quantomeno una forma generale accettabile ed uno stato mentale ottimo da poter sfruttare a proprio vantaggio. Insieme al vantaggio di due gol, comunque amministrabile anche se la sua non pare squadra da gioco speculativo. E allora il Chievo di questa sera al Picco dovrebbe assomigliare molto a quello di tre giorni fa. Dentro da subito Ceter per sfruttare la velocità in una partita in cui dovranno essere gli altri a provare a segnare. Con lui Djordjevic e Vignato completano l’attacco. Insostituibili Obi e Segre in mezzo, dovrebbe toccare ancora ad Esposito favorito su Garritano. In difesa Dickmann, Leverbe, Rigione e Renzetti davanti a Semper.

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