La Spezia - "Abbiamo approcciato diversamente rispetto a Napoli, sapendo che l'Udinese è una squadra tosta e difficile da affrontare e da battere. L'avevamo condotta bene, purtroppo è arrivato un calcio di rigore che si poteva evitare, su una palla nostra e su una situazione in cui non si può andare a terra e concedere un'occasione del genere. Ma l'atteggiamento mi è piaciuto, potevamo fare qualcosa in più quando siamo andati in superiorità numerica però siamo questi e sappiamo che dobbiamo soffrire". Mastica ancora amaro Vincenzo Italiano dopo 90 difficilissimi minuti al cospetto di un avversario, l'avevamo detto, che nulla c'entra con la classifica in cui si è ritrovato e che non sarà certo una delle squadre che dovranno sudarsi la permanenza in categoria. Il tecnico rivive il match, dettaglio per dettaglio: "Avevamo fatto una gara attentissima contro un attacco che aveva certe caratteristiche e nell'unica disattenzione abbiamo perso ma, ripeto, non è facile mettere in difficoltà l'Udinese. Abbiamo fatto quello che potevamo fare e quindi pazienza, la strada è lunga e noi non molliamo mai. Quando l'avverdsario ti concede di palleggiare con i difensori e sta tutto nella sua metà campo le mezze ali devono fare gli attaccanti. Dovevamo farlo meglio".
Il girone di ritorno comincia male, proprio come fu all'esordio assoluto in serie A: "Perdiamo oggi come perdemmo alla prima d'andata, ma ci sono tante partite. Manca la punta centrale? Non parlo delle assenze, chi è andato in campo poteva mettere in difficoltà una squadra come l'Udinese. Non è facile preparare queste partite in un solo allenamento ma penso che la partita l'abbiamo affrontata bene: è stato un match equlibrato, deciso da un errore sul calcio di rigore che potevamo evitare. Abbiamo creato tanti presupposti per fare gol, ma non siamo stati abbastanza incisivi. Penso che l'atteggiamento sia stato giusto, mi spiace averla persa perché penso che un punticino potevamo portarla a casa. I gialli a Saponara? Non dovevamo ritornare in parità numerica perché sono convinto che nell'assalto finale con un uomo in più potevamo avere un guizzo soprattutto con uno come lui. Peccato, è stata un'ingenuità e chiaramente poi si è complicato tutto. Il mercato? Domani chiude, vediamo cosa verrà fuori, penso che la società e il direttore stiano facendo il massimo"