La Spezia - Sulla pista celeste del campo sportivo spezzino il cronometro si era fermato a 39.03 secondi. Ma erano pur sempre "solo" 300 metri quelli corsi da Ayomide Folorunso al Meeting d'apertura che ha riportato l'atletica di alto livello al campo sportivo "Alessandro Montagna" (qui l'articolo). Era l'aprile scorso quando la velocista azzura arrivò a tre centesimi dal record italiano. Quel primo impegno stagionale ha portato fortuna alla 21enne, che ieri si è messa al collo la medaglia d'oro ai Giochi del Mediterraneo con la staffetta femminile 4x400 e l'argento nei 400 ostacoli.
Oggi si parla molto delle velociste che hanno conquistato l'oro a Tarragona ieri pomeriggio, soprattutto per il carattere multietnico del quartetto: Maria Benedicta Chigbolu ha padre nigeriano e madre italiana, Ayomide Folorunso è nata proprio in Nigeria (cittadina italiana dal 2013), Raphaela Lukudo è nata in Italia da due rifugiati sudanesi, e la veterana Libania Grenot è originaria di Cuba. Se la Spezia riuscirà ad aggiudicarsi gli assoluti italiani, potrebbero calcare la pista del "Montagna" nel settembre del 2019.