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Sulla Spezia-Abetone trionfa Polanc, Contador è maglia rosa

I ciclisti che se ne vanno

Il ciclismo mondiale scopre Davide Formolo e vive in provincia della Spezia la prima tappa dalle forti emozioni del Giro d’Italia 2015. La corsa in rosa lascia la città con la velocità con cui c’era arrivato ieri pomeriggio dopo aver attraversato tutto il Levante Ligure, ma non prima di aver percorso il Golfo dei Poeti verso Lerici, Sarzana e la Val di Magra e poi Aulla e la bassa Lunigiana.
Saranno 152 chilometri da Viale Italia all’Abetone, con una salita lunga ma non impossibile che non è detto permetta agli scalatori puri di fare la differenza. Molto dipenderà anche da come i corridori recupereranno la fatica di ieri, una Chiavari-Spezia che qualcuno aveva forse preso sottogamba ma che, complice anche il caldo, ha visto più di un ciclista in difficoltà già prima delle Cinque Terre. Aru e Contador sono i due nomi da tenere sott’occhio, oltre ovviamente alla maglia rosa Simon Clarke.

La diretta.
13.55 – Una fuga partita in Viale San Bartolomeo, di fronte all’entrata degli storici Cantieri San Marco della Spezia, sta tenendo ancora banco in questa sesta tappa del Giro d’Italia. Era il chilometro numero 16.

14.00 – C’è anche Alessandro Malaguti della Nippo Fantini tra i corridori in fuga quando la testa della corsa ha appena passato Casola in Lunigiana. Il gruppo è formato da Axel Domont, Serghei Tvetcov, Silvan Dillier, Sylvain Chavanel e Jan Polanc.

14.06 – Il primo Gran premio della montagna è rappresentato dal Passo dei Carpinelli, 839 metri sul livello del mare.

14.25 – Due minuti e mezzo di vantaggio del gruppo di testa su Malaguti della Nippo Fantini che ha perso contatto con gli altri e ora corre in solitaria. Il Passo dei Carpinelli non è lontano.

14.43 – E’ Axel Domont a passare per primo ai Carpinelli aggiudicandosi il Gran premio della montagna di terzo livello. A seguire Tvetcov, Dillier, Chavanel e Polanc. Malaguti è a 4 minuti. Ora è tutta discesa fino a Castelvecchio Pascoli

15.05 – Il Giro attraversa la Lunigiana con i cinque ancora in fuga ormai da circa 70 chilometri. All’arrivo ne mancano in pratica altrettanti. Malaguti è stato riassorbito dal gruppo staccato di 9 minuti dalla testa.

15.30 – Ag2r La Mondiale, Androni Sidermec, BMC, IAM e Lampre Merida. Ognuna esprime uno dei cinque corridori in testa alla tappa con 11 minuti di vantaggio sul gruppone. Mancano 60 chilometri all’arrivo.

15.50 – Ancora Axel Domont, Serghei Tvetcov, Silvan Dillier, Sylvain Chavanel e Jan Polanc in fuga quando scorre anche il secondo traguardo volante a Bagni di Lucca. Da adesso si torna a salire fino alla fine, mancano 38 chilometri all’arrivo e ci sono 1.200 metri di dislivello da scalare.

16.25 – Partono gli ultimi 20 chilometri tutti fatti di salita dura, dai 458 metri de La Lima ai 1386 dell’Abetone. I cinque in fuga hanno ancora 8 minuti di vantaggio sul gruppo e possono quindi contendersi la vittoria tra di loro con relativa tranquillità.

16.38 – Vantaggio sceso a 5 minuti e mezzo per cinque di testa, scatta Chavanel e Tvetcov rimane indietro. Ora rimangono in quattro quando mancano 13 chilometri all’arrivo.

16.43 – Attacca anche Dillier e ora è Domont a rimanere staccato. La testa ha 4’20” di vantaggio sugli inseguitori. Mancano 11 chilometri al traguardo.

16.46 – Parte Polanc per provare l’affondo decisivo: Diller e Chavanel rimangono staccati e lo sloveno prova a mettere aria tra sé e gli inseguitori.

17.02 – Scatto di Contador nel gruppo dei migliori, Aru non regge il passo ma Richie Porte c’è. Si entra nel momento decisivo quando mancano 5 chilometri.

17.05 – Ora risponde anche Fabio Aru che riprende Contador, mentre Polanc è a 2 chilometri dal traguardo.

17.12 – Polanc taglia il traguardo, il 23enne sloveno vince la sua prima tappa al Giro d’Italia dopo una fuga iniziata in pratica al via. Grande prova.

17.13 – Secondo Chavanel, terzo Aru e quarto Contador. Lo spagnolo è la nuova maglia rosa, Clarke è indietro.

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