La Spezia - “Dopo il fischio finale sono rimasto un quarto d'ora immobile. Queste sono le grandi emozioni dello sport”. Marco Frione, voce e volto storici della Curva Ferrovia, si gode la festa per la Serie A all'esterno del Picco. “Realizzeremo davvero domani cosa è successo – afferma -. Stasera mi vengono in mente tutte le trasferte fatte in campi improponibili. Penso a Ciriè dove non c'era nemmeno il bar e avevo fatto il caffè su un furgonetto. Stasera mi sono rivisto bambino, mi sono ritrovato a tavola a piangere”. Gratitudine a 360 gradi per le Aquile: “Si dice che forse una volta il calcio era diverso, c'era più attaccamento alla maglia, ma devo dire che quest'anno giocatori, allenatore e Ds hanno fatto gruppo, hanno trascinato il pubblico, e noi abbiamo risposto sempre presente”. Promosse anche le nuove leve del tifo: “I ragazzi sono stati bravissimi, tra l'altro in un periodo difficile per l'aggregazione”.