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Spezia calcio

Forte e Gilardino sono soli e non dialogano, Giorgi non lascia segno

Centrocampo e attacco sono distanti, neanche Maggiore riesce a inventare. Saloni prende un pallonetto assurdo, Terzi si perde Carpani, Lopez non azzecca i cross. Si salvano Pessina e De Col.

Alberto Gilardino, Antonello Balice, Christian D'Urso

Saloni 5 – Con la mano sinistra leva il pallone dalla testa di un ascolano in agguato sul secondo palo alla mezz’ora. Parrebbe ben più facile da bloccare il pallonetto di D’Urso, e invece il pallone passa in uno spiraglio tra il suo corpo e la traversa e l’Ascoli segna il gol che cambia la partita. Si poteva fare meglio? La sensazione è sì. Le altre due reti le guarda da spettatore privilegiato. Si fa per dire.

De Col 6 – E’ dal suo lato che l’Ascoli ha qualcosa di più in velocità e tecnica, è quindi prezioso il giallo che riesce a far prendere a Mignanelli già nel primo tempo. Quando lo Spezia va sotto inizia a farsi tutta la fascia e mette in area i migliori cross senza trovare mai la deviazione decisiva. Dimostra comunque di poter mettere in campo un agonismo che in questa categoria serve come il pane e che non tutti i suoi compagni possono vantare questa sera.

Terzi 5 – Non è che Favilli indovini la sua migliore serata. Sarà che lo Spezia è attento e gioca quasi tutto dietro la palla, ma di fatto i due centrali non devono sudare un granché per evitare guai a Saloni, almeno fino all’assurda dinamica del primo gol. Poi si perde Carpani per il raddoppio e non vale come compensazione il gol nel finale. Si fa anche male, sperando non sia nulla di grave.

Giani 5,5 – Lascia al suo compagni di reparto il compito di impostare e lui si ritaglia quello di marcatore. Non va mai in difficoltà nel primo tempo, i ritmi sono bassi e da là dietro nessuno li accelera. Dopo lo svantaggio rischia un dribbling folle in area con Varela che gli ruba il pallone e per poco non la chiude lì. Nel finale gli lasciano tra i piedi l’inizio dell’azione e non si dimostra molto a suo agio.

Lopez 5,5 – Subito in partita, subito cercato dai suoi. Gioca come sempre ruvido blindando la fascia, spinge molto ma quando arriva sul fondo la precisione nel cross è tutt’altro che sublime. Spesso il pallone finisce dritto in area piccola dove Lanni può farlo suo senza patemi. Si perde mezzo voto atterrando Favilli a filo di triplice fischio.

Maggiore 5,5 – Fondamentale il disturbo portato a Santini pronto a battere Saloni in area. Una partita migliore in fase di contenimento rispetto a quella di spinta, in cui si vede molto poco e di questo soffrono soprattutto gli attaccanti che là davanti rimangono soli soletti. Spremuto in queste giornate, forse meriterebbe una gestione diversa.

Pessina 6 – Nel ruolo di play rimane molto basso e non si ricrea quel dialogo con Mastinu che aveva fatto vedere buone cose contro l’Ascoli. Eppure si fa valere anche stasera, anche grazie a una resistenza fisica strepitosa che lo vede correre anche al novantesimo nonostante abbia giocato e speso molto anche contro il Perugia.

Giorgi 5 – Il suo ex pubblico gli dedica fischi ogni volta che prende il pallone. Sarà questo o una forma fisica ancora precaria, fatto sta che rimane fuori dalla partita per lungo tempo e quando finalmente si vede è già arrivato il tempo di uscire (22’st Okereke 6 – Serve a Marilungo un pallone d’oro per il pareggio. Gioca da ala sinistra e non dispiace. Certo che si sta troppo connotando come l’uomo degli ultimi venti minuti alla sua giovane età)

Mastinu 6 – Rompe il ghiaccio della partita con un tiro da fuori al decimo. Non ha un Pessina che gli si sovrappone e non ha un Marilungo che gli crea spazio e infatti soffre un bel po’ nel trovare il modo di poter compiere il passaggio finale. Si accontenta di qualche tiro da fuori e di confezionare il cross per il gol velleitario di Terzi.

Forte 5,5 – Un pressing saggio per non allungare la squadra, ma poco altro. Cicca un colpo di testa da buona posizione su cross di De Col, battaglia con il fisico ma non trova mai lo spazio (22’st Granoche 6 – Tutto perfetto, il tuffo e la traiettoria del pallone, ma è fuorigioco)

Gilardino 5,5 – Troppo forte il suggerimento di Mastinu a due passi dalla porta. E’ il meglio che gli tocca in sorte in fatto di passaggi sfruttabili, e questo la dice lunga. Sparisce con l’andare del tempo ma sono minuti importanti per ritrovare il feeling con il campo (13’st Marilungo 5,5 – Poteva fare di più con il sinistro dal cuore dell’area)

All. Fabio Gallo 5 – Butta nella mischia gli esordienti Giorgi e Gilardino che stasera non lo ripagano, sperando di aver seminato per il futuro. Con Pessina regista la squadra perde sempre qualcosa, perché l’atalantino non può portare la sua dinamicità sulla trequarti. E questo si sente, centrocampo e attacco rimangono sempre un po’ scollegati e lo Spezia si muove bene solo fino ai primi metri della metà campo avversaria. Quando si ritrova sotto nonostante una partita più che prudente passa al 4-3-3, che garantisce una mole impressionante di cross ma per un solo colpitore come Granoche che finisce in mezzo a tre centrali.
Il suo Spezia fa un passo avanti e uno indietro e rimane sempre lì. Il tempo passa e la chiave per essere un minimo competitivi lontani dal “Picco” ancora non si trova. Il brutto è che siamo al terzo scontro diretto perso fuori casa, punti che valgono doppio e gol subiti che valgono doppio e che rischiano di pesare in fase di classifica avulsa tra qualche mese.

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