LA REDAZIONE
Scrivici
PUBBLICITÀ
Richiedi contatto
Spezia calcio

Energie che sembravano sopite, lo Spezia c’è eccome

Cancellata la brutta prestazione contro la Ternana, oggi una delle migliori partite in trasferta di tutta la stagione. Due cambi obbligati, poi Gagliardini dentro per un 4-5-1 che per poco non determina il colpaccio.

22.09.2014 SERIE B : SPEZIA - CARPI 1-2 CATELLANI

L’immagine della partita non è Catellani a terra nell’area del Bologna dopo aver fallito l’occasione decisiva. L’immagine della partita è Chichizola che rilancia in fretta negli ultimi dieci minuti cercando Situm sulla sinistra invece di tenere il pallone e il pareggio. Non è tanto la parata di Da Costa, quanto il fatto che lo Spezia sia riuscito dopo 93 minuti di grande agonismo a confezionare una limpida palla gol. Per questo non può essere un pareggio amaro quello che rimette in piedi il discorso campionato dopo due sconfitte, quelle sì decisamente brucianti per un motivo e per l’altro.
Al Dall’Ara arriva la risposta che gli encomiabili 500 tifosi aquilotti, schierati compatti dietro i cartoncini a scacchi, aspettavano dopo il passo falso di una settimana fa. Con tutto che la sfortuna non è mancata neanche oggi, con De las Cuevas e Datkovic presto rimpiazzati da Kvrzic e Piccolo per infortunio. Ottima la partita del bosniaco a proposito – marcato da un bravo Masina fresco di “Picco” con la B Italia – oggi sembrato anche più disciplinato nel tornare a difendere dal lato in cui agiva Sansone. Il 4-4-2 di partenza, variante soft dell’arrembante 4-2-3-1 degli ultimi due mesi, è interpretato con naturalezza da un undici per niente rinunciatario nonostante il leggero arretramento degli esterni.

La grande occasione arriva in contropiede, ma la grande prestazione è invece figlia di 93 minuti giocati guardando negli occhi la corazzata che da stasera viaggia sotto la linea di galleggiamento. Leggermente meglio il Bologna nel primo tempo, decisamente meglio lo Spezia nella ripresa. E’ solo con Gagliardini per Nenè (ancora indietro di forma) che Bjelica può operare un vero cambio tattico, passando a un 4-5-1 che occupa il centrocampo e spinge i padroni di casa definitivamente 20 metri indietro. Intanto la ripresa era iniziata con 11 minuti di ritardo su Crotone e 4 su Terni, una specie di posticipo.
Partita tutto sommato piacevole, aiutata da un Fabbri che non sbaglia una virgola e che oltretutto ha il grande pregio di non lasciarsi sfuggire alcuna simulazione – né da una parte, né dall’altra – e di punirle a livello disciplinare. Cacia per Mancosu e Buchel per Matuzalem, il Bologna non parte in quarta come promesso e si spegne con inesorabile lentezza. Lo Spezia fa pace con il campionato e attende il Trapani che all’andata interruppe la serie positiva migliore della stagione. In una settimana poi le sfide a Cittadella e Brescia, prima degli scontri diretti contro Vicenza, Lanciano e Bari.

Più informazioni