La Spezia - Gli è rimasta qui quella stagione abbandonata in corsa. Il suo Spezia U17 aveva trovato un bell'equilibrio. Passata da battere con due 6-1 consecutivi la Lazio e il Livorno ad una serie di pareggi, sempre con vista sulle prime posizioni. Poi la pandemia ha spazzato via tanti buoni presupposti. "Un peccato esserci fermati. E allora ho deciso di studiare. Sto facendo il corso per il patentino a Coverciano. Ho anche rifiutato qualche proposta. Trovo giusto fare questo percorso, aspettare. La situazione di quest'anno non è facile. Però sì, mi piacerebbe continuare con i ragazzi". Una carriera iniziata al Ferdeghini-Intels per Antonio Di Natale, che qui ha capito che insegnare ai più giovani è davvero nelle sue corde.
Spezia-Udinese è una partita per cui ha già impostato il promemoria sul decoder. "Mi aspetto una bella partita, combattuta. Credo che l'Udinese sia una squadra forte, che ha fatto un po' di fatica all'inizio ma è composta da calciatori molto validi. Anche lo Spezia ha una buona squadra, è ben organizzato in campo e non molla mai. Ci sarà da divertirsi. Domenica sono punti importanti quelli che si giocano, per entrambe. Nel girone di ritorno ogni risultato pesa di più".
Sono 227 le reti totali con i friulani. Sono 209 quelle in serie A, in parte segnate con la maglia dell'Empoli. Il presente alla Dacia Arena si chiama Fernando Llorente, uno che avrebbe forse composto una grande coppia con il napoletano in campo. "E' un acquisto sensato, avevano tanti giocatori rapidi in rosa e uno come Lasagna che dava molta profondità. Llorente ha caratteristiche diverse, che credo si possano sposare con il 3-5-2. Fisicamente è abbastanza grande, è un anno e qualcosa che non gioca una partita da titolare e forse potrebbe pagare in tenuta. Ma è un giocatore molto importante, anche dovesse entrare a partita in corsa".
Ieri Di Natale si è goduto il quarto di Coppa Italia, partita dai due volti. "Mi sono divertito. Il primo tempo ho visto un Napoli che ha fatto tanto, nella ripresa meglio lo Spezia. Comunque due squadre che giocano un bel calcio. Italiano si sta dimostrando un grande allenatore, uno che non è in serie A per un caso del destino. Sta portando una squadra all'obiettivo salvezza con le sue idee. Si capisce che è uno che guarda ad ogni dettaglio in allenamento, si merita quello che sta ottenendo".
Ieri gol di Emmanuel Gyasi, uno che è passato anche dalle sue cure quando era collaboratore tecnico di Pasquale Marino. "Sono contento abbia segnato. Lui aveva grandi qualità, ma quando arrivava sotto porta cercava sempre di fare le cose difficili. Io ho cercato di lavorare su quello con lui, sulla freddezza in area di rigore. E poi è un bravissimo ragazzo, gli faccio i complimenti".