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Spezia calcio

Di Carlo ha un sassolino: "Siamo vivi e vegeti"

Il tecnico applaude i suoi e scaccia le negatività. "Ne parlerò solo con i ragazzi. Piccolo e Fabbrini si sono guardati di più, Granoche è entrato con tutto sé stesso in questo Spezia. Ora testa a Carpi".

Domenico Di Carlo

“I primi dieci minuti abbiamo fatto cinque calci d’angolo, dimostrando che stiamo bene e volevamo vincere la gara. Abbiamo dietro una forza di gruppo, di squadra, dei senatori. Oggi il Novara ha vinto 1-0 con il Benevento, quindi non proprio una squadra che lotta per la salvezza. Ci siamo riscattati dopo una sconfitta, una lezione per tutti: dobbiamo sempre giocare con ardore come oggi, così viene fuori la qualità dei singoli”. Mimmo Di Carlo ha applausi per i suoi ragazzi, tornati alla vittoria dopo lo stop di Novara. C’è stato da soffrire anche oggi, come sempre in serie B. “E’ venuto fuori l’Ascoli ed è stato bravo Chichizola così come tutta la difesa. Penso che nella seconda parte del secondo tempo abbiamo subito due ripartenze che potevano metterci in difficoltà. Ma abbiamo giocato a calcio molto bene, Fabbrini e Piccolo si sono guardati di più. La vittoria è arrivata attraverso atteggiamento e sacrificio. Questo gruppo è vivo e vegeto, per qualcuno non è così ma io dico diversamente”.

Piccolo e Fabbrini ravvicinati hanno portato più geometrie. “Piccolo faceva le cose bene ma non trovava l’uno-due, Fabbrini anche non trovava il centrocampista da servire. Ho preferito avere un trequartista, una mezzapunta e un attaccante. Quando i centrocampisti stanno bene, siamo dinamici. Signorelli stanco? Non giocava da molto tempo mentre Djokovic è andato in crescendo, ha fatto un secondo tempo di grande spessore. Granoche? E’ entrato con entrambi i piedi in questo Spezia. E’ un punto di riferimento per noi”.
“Ora cerchiamo di ritrovare quella continuità che ci è mancata, fare prima possibile 50 punti e poi vedere. Gli altri sono partiti prima di noi a gennaio, noi fino al 31 marzo non saremo ancora quelli che vorremmo essere. Trapani è recente. Purtroppo è così: quando sei 2-0 e prendi gol istintivamente ti difendi. Ma devi farlo da squadra. E lì basta un rimpallo, una mezza punizione. Oggi però importava vedere lo spirito, la reazione, il gruppo. La terza vittoria a Vercelli era stata presa per scontato, e questo non mi è piaciuto. Complimenti alla squadra, avevamo voglia di vincere e ora ci prepariamo per Carpi. Negatività? Ci sono ma me le tengo per me. Sennò qualcuno ci ricama sopra. Le dirò ai ragazzi in separata sede. Una cosa sola dico: ci siamo allungati tra 25esimo e 35esimo e lì abbiamo sofferto. Se stiamo corti invece le nostre qualità vengono fuori”.

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