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Spezia calcio

Di Blasi: "Sposo questo progetto in toto"

Nel passato Real e Milan: "Non sono un motivatore, organizzerò lo staff". Spalenza: "Potrà darci tanto".

Feliciano Di Blasi e Beppe Spalenza

Un altro tassello del mosaico, “quel qualcosa in più” come dice l’amministratore delegato Beppe Spalenza, per una società che punta in alto. È stato presentato ufficialmente oggi nella sala stampa dell’Alberto Picco Feliciano Di Blasi, il primo coordinatore tecnico scientifico della storia dello Spezia Calcio. Classe 1953, nato a Ghedi in provincia di Brescia, con alle un percorso di studi da fare invidia ad un ricercatore scientifico e 32 anni di esperienza nel mondo del calcio ad altissimo livello.

“Feliciano Di Blasi entra a far parte del nostro staff, così come di quello della Pro Recco – introduce Spalenza – Mi scuso con tutti se lo presentiamo oggi, ma con tutti i problemi che c’erano eravamo concentrati su altri. Non è un allenatore, non è un preparatore, né un motivatore, è una persona che ha tanta esperienza dalla sua e con le sue idee. La sua preparazione nel modo di fare calcio, dentro e fuori dal campo, crediamo di aver aggiunto quel qualcosa in più che può darci una mano a costruire una società importante e di alto livello”. Un professionista che ha girato l’Italia e l’Europa, a partire dalla laurea in scienze motorie all’Università Cattolica di Milano, seguita da una serie di specializzazioni tra Dijon, la Croazia, un master alla Jolla University di San Diego e il centro tecnico federale di Coverciano

“È una persona che è con noi da un po’ di tempo – continua Spalenza – ci siamo conosciuti e abbiamo deciso di lavorare nel tempo: non è facile per lui venire qui, dopo tanti anni ai massimi livelli del calcio e per questo voglio ringraziarlo fin da ora per quello che ci potrà dare ed insegnare”. La prima esperienza nel calcio è datata 1979, da responsabile della preparazione psico-fisica dell’Atalanta e da direttore del centro riabilitazione sportiva Olympic Club di Bergamo. Poi Udinese, Avellino, Ascoli, Fiorentina, Inter, Real Madrid, Milan, Paris St.Germain, Betis Siviglia e Espanyol dove ha ricoperto lo stesso ruolo che ricoprirà nello Spezia.

Quali siano le mansioni del coordinatore tecnico scientifico lo spiega lui stesso: “Il mio ruolo non è il motivatore, né tutor – precisa Di Blasi – ma mi occuperò dell’organizzazione di uno staff forte: medico, riabilitativo, psicologico, senza dimenticare il nuovo centro del Ferdeghini che tocca anche il settore giovanile. Non sarò sul campo come tecnico, il mio sarà un ruolo di coordinazione e di supporto delle persone e delle strutture. Le possibilità ci sono, la volontà è tantissima e io sposo questo progetto in toto”.
“I risultati si fanno quando ci sono le unioni – continua Di Blasi. Quando si promuove, si vince tutti, squadra, città, stampa. Se c’è un obiettivo quello va messo davanti a tutto: con la coesione aumentano le energie dei giocatori e di tutti. Poi le critiche si possono fare, ma nel momento della prestazione, è fondamentale l’apporto della gente. Che tirano i giocatori e viceversa.

Dopo una vita tra le società migliori del mondo, una sfida nuova con una squadra che punta in alto, ma per adesso si ritrova a lottare in terza serie. “Sono felice di essere qua, ringrazio il presidente Volpi per avermi fatto conoscere un progetto come questo. Ambizioso e a lunga scadenza, secondo gli obiettivi prefissi”.

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