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Spezia calcio

Cuore madridista, si consola con lo Spezia: "Qui sto a meraviglia, così ho convinto De las Cuevas"

Standing ovation alla fiera di San Giuseppe per Juan de Dios Prados López metronomo spagnolo di professione. Bellissimi i suoi primi otto mesi in maglia bianca: "Voglio la serie A, dobbiamo lottare per arrivare più in alto possibile".

Juande firma autografi in fiera

Ha pagato dazio alla sfortuna nella partita di Vicenza e ci ha messo due mesi a tornare in campo. Oggi Juande si è ripresa in mano la regia del gioco di Nenad Bjelica: ha lasciato che il 3-5-2 era quasi sempre il modulo di partenza, ha ritrovato il 4-2-3-1 come idea di base. In entrambi i casi punto di riferimento per tutta la squadra. “Keep calm e passala a Juande” verrebbe da dire, visto che in pratica tutte le azioni dello Spezia passano dai suoi piedi.

Il selfie di fine partita negli spogliatoi di Latina è l’immagine del momento dello Spezia.
“La cosa più importante è che la foto è un riassunto di tutto l’anno. C’è uno spogliatoio di ragazzi tutti molto bravi. E’ stata una vittoria importante fuori casa, continuiamo così perché è la strada perfetta per noi. Il 4-2-3-1? Io preferisco il modulo che chiede l’allenatore. Possiamo giocare a due e a tre, e i risultati vengono comunque. Questo conta, il resto per me non fa differenza. L’importante è che sia il meglio per la squadra”.

Hai lottato con un infortunio fastidioso, ora però sembri essere tornato quasi al top.
“Normale che mi manca ancora un po’ per essere al massimo. Ma sono entrato al momento giusto, dopo il mercato invernale e i vari cambi in rosa. Avevamo bisogno di conoscersi tutti. Sono ritornato e ho trovato una squadra che si era già formata, quindi tutto è stato più facile. Poi fisicamente mi sentirò sempre meglio partita per partita”.

Ora lo Spezia è al quarto posto, credete nella promozione diretta?
“Secondo me siamo sulla strada giusta, che significa pensare partita per partita. Io penso solo al Pescara, ma certo che se continuiamo così potremo solo migliorare la nostra classifica. Però tutto ciò che non è il sabato prossimo contro il Pescara è una perdita di tempo. Puoi pensare a qualsiasi posizione in classifica, ma se non vinciamo sabato sarà tutto inutile. Conta solo allenarsi al massimo e poi sentiremo il mister cosa ci suggerirà di fare per vincere contro il Pescara”.

Ieri una giornata alla fiera di San Giuseppe, un pomeriggio diverso…
“Ieri è stata una giornata bellissima, un bel sole in cielo… ero lì con la mia fidanzata e con Miguel (De las Cuevas, ndr), ci siamo fatti un bel giro e me la sono goduta. Poi ci siamo fermati allo stand dello Spezia e ringrazio tutta la gente che è venuta a farci visita per il rispetto e l’appoggio che ci hanno dato. Sono stati tutti molto carini ed è stata proprio una bella domenica”.

Cosa hai comprato ai banchetti?
“Sono goloso, quindi ho comprato un po’ di dolci per guardare il derby (Barcellona-Real Madrid, ndr) la sera stessa alla televisione”.

Una rosa ampia quella dello Spezia, qualcuno deve rimanere fuori per forza.
“Non è facile, in effetti siamo tanti. Ma posso dire che tutti quelli che non giocano si allenano al cento per cento senza polemica e dando qualcosa in più per esserci. Chi sta fuori ti fa sentire il suo appoggio sempre, la foto negli spogliatoi racconta bene questa situazione. E’ difficile ovviamente stare fuori, ma siamo giocatori dello Spezia e dobbiamo fare così”.

Hai ancora un altro anno di contratto, dove vedi il tuo futuro?
“Ho un altro anno, e se firmo un contratto è perché voglio rimanere. Mi sono trovato bene in Italia e alla Spezia, la mia fidanzata è contenta della città e di tutto il contesto. C’è una vita fuori dal calcio e devo dire che è un anno fantastico. Non ho un minimo ripensamento. Altri club? Nessun contatto: certo voglio giocare in serie A, ma ora ho questa opportunità bellissima e non voglio lasciarmela sfuggire. Dobbiamo lottare per portare la voglia e la qualità di tutti per provare ad arrivare il più in alto possibile”..

De las Cuevas ti ha chiesto qualcosa prima di arrivare allo Spezia? Ha chiesto consigli e pareri?
“Non ho parlato con lui prima che arrivasse qua, ho parlato con il suo procuratore e gli ho detto che con questo mister ci si allena con piacere, molto simile ai metodi spagnoli, che c’è uno spogliatoio di brave persone. Lui veniva da una squadra che era terza in campionato, ma ha colto l’opportunità”.

Hai citato Barcellona-Real,per chi tifi?
“Tifo Real. Mi è piaciuta la partita dei bianchi, per me hanno fatto 60 minuti molto bene. Difficile giocare al Camp Nou, ma credo che i due centrali del Real abbiano giocato meglio dei due del Barcellona. Per anni siamo arrivati al Camp Nou senza vedere palla, quindi posso essere soddisfatto”.

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