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Chichizola dritto al cuore: "Per tre anni sono stato uno spezzino in più"

Il portiere argentino incontra i tifosi allo Spezia Store. "Un unico rimpianto, non aver portato lo Spezia in serie A. Il mancato tributo all'ultima partita? Mi avete dedicato un addio ogni giorno. E poi volevo tornare per i play-off...".

Leandro Chichizola

“Non é facile andare via da casa e affrontare un viaggio così lungo. Alla Spezia é stata la mia prima esperienza in Europa e in ogni momento mi avete fatto sentire uno spezzino in più”. A Leandro Chichizola é riuscita un’altra prodezza, proprio allo scadere del tempo. Quella di trovare parole che arrivano a toccare corde che completino il rimpianto del suo pubblico, che con tutta probabilità non lo rivedrà più uscire dal tunnel dello stadio “Alberto Picco” la prossima stagione. Al rimpianto sportivo di non potersi affacciare alla serie A con un numero 1 di questo calibro si aggiunge quello umano di perdere un atleta per cui immergersi nello spirito di un popolo così diverso dal suo non è stata fatica.
Sentite qua. “Se ci sono rimasto male che non ci sia stato un tributo dello stadio alla mia ultima partita al Picco? No. Perché un addio degno i tifosi me lo hanno fatto tutto gli anni, tutto il tempo che ho passato qui. Non mi sono sentito meno celebrato per quell’ultima partita. E poi come voi mi aspettavo di tornare a giocare lì per i play-off”. Ha appena firmato cento autografi allo Spezia Store di Piazzetta del Bastione, dove sono accorsi a decine per dargli l’ultimo saluto e portarsi a casa l’ultima foto con il ragazzo arrivato un po’ per caso dall’Argentina.

Si è messo tra quei pali tre anni fa e non ne se ne è discostato mai. “Dopo aver giocato 140 partite di seguito mi sento più portiere. Palermo, Trapani e Chiavari? Sì sono state partite in cui ho fatto tante parate, sfide in cui siamo passati attraverso tante difficoltà. Ma non é mai un singolo a decidere i risultati, niente sarebbe stato possibile senza i miei compagni”, dice l’ex River Plate. In molti lo hanno rimpianto dopo averlo perso a parametro zero. “Eh, ma come si suol dire: dai valore a una cosa solo dopo averla persa…”.
Un rimpianto a dire la verità lo ha anche lo stesso Chichizola. “Mi dispiace di non aver portato lo Spezia in serie A. Avevamo cominciato bene quest’anno, abbiamo avuto un calo ma siamo comunque arrivato all’obiettivo dei play-off. Peccato essere usciti subito, ma mi rimane anche il percorso in Coppa Italia, la partita contro una squadra di Champions League come il Napoli”. Un pensiero va ai suoi tecnici. “Ho avuto due allenatore bravissimo come Bjelica e Mimmo (Di Carlo, ndr). E poi il mio allenatore personale, Maurizio Rollandi. E’ stato grande e lo ringrazierò sempre”.

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