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Spezia calcio

Chichizola al passo d’addio, lascia numeri da standing ovation

Leandro Chichizola

Se un giorno nel futuro comparisse lo Spezia club Leandro Chichizola e si dovesse spiegare a una nuova generazione di tifosi chi fosse costui, si partirebbe dai numeri. Quelli dell’argentino sono qualcosa di emozionante e parlano ben al di là della freddezza dell’algebra. Leo Chichizola chiude tre anni da padrone assoluto dela porta aquilotta con 141 presenze consecutive, tutte giocate per almeno 90 minuti. Che diventano 120 con i supplementari di Coppa Italia, come quelli di Roma in cui parò un rigore a Pjanic o quelli di Palermo in cui si portò sul dischetto e fulminò il collega Fulignati dopo aver appena disinnescato Balogh.
In 58 occasioni l’ex River ha chiuso con la porta inviolata. Aiutato dalla bravura dei suoi compagni di difesa in molti casi, grazie a sue prestazioni al limite dell’umano in altrettanti. Capace di rimanere inattivo per un’ora di gioco e poi di salvare il risultato con un’unica prodezza, di mettere gli attaccanti davanti alla porta con rilancio dall’area oppure di tenere le porta blindata contro una tempesta di conclusioni. Senza i punti portati a casa da Trapani e Chiavari grazie ad alcuni suoi interventi strepitosi, quest’anno i play-off sarebbero stati una chimera.
Se ne andrà a giocare altrove Chichizola. In questo caso davvero non si poteva chiedere di più agli uomini mercato dello Spezia. Le offerte di rinnovo sono arrivate, c’era la massima disponibilità da parte del club. Ma non è più una questione di ingaggio per Chichi, solo di obiettivi e palcoscenici. La serie B gli va stretta, non è possibile dargli torto. Dove andrà rimane ancora avvolto nel mistero: la serie A lo ha seguito, ma anche all’estero c’è chi si è portato a casa report lusinghieri, dalla Turchia all’Inghilterra. Chi verrà dopo a piazzarsi nella porta sotto la Curva Ferrovia, avrà sicuramente un’eredità pesante da prendersi in carico.

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