La Spezia - Anni di scambi fitti sul mercato tra Spezia e Roma. In entrambe le direzioni a ben vedere, ma chi oggi ha una fisionomia plasmata un po' al Ferdeghini-Intels e un po' a Trigoria è chiaramente la rosa aquilotta. Nella settimana romana di Italiano ed i suoi sono tanti gli ex che hanno viaggiato lungo la tirrenica verso sud. Semi maturati in Liguria a partire da un quarto di finale della Final Eight del campionato primavera 2015, in cui si affrontarono le due giovanili e di cui rimangono profonde tracce.
Sei di quei ragazzi sono oggi in serie A in maglia bianca: Vignali, Bastoni e Maggiore erano nello Spezia di Fabio Gallo, Capradossi, Marchizza e Verde erano nella Roma di Alberto De Rossi. Verde, che segnò il primo gol del 2-0 finale, era considerato la stella di quella formazione giallorossa dopo aver marcato 9 reti in 9 partite nella stagione regolare. Ma anche Capradossi aveva il battesimo di predestinato, essendo oltretutto il centrale titolare dell'U19 azzurra. Marchizza rimase in panchina invece in quel 9 giugno 2015 così come Maggiore. Erano d'altra parte due 98 in mezzo a tanti 96. Come Vignali e Bastoni, ai tempi mezzali nel centrocampo a cinque.
C'erano anche gli imprendibili nigeriani Sadiq e Nura, che poche settimane dopo la Roma avrebbe acquistato per fior di milioni proprio dal settore giovanile aquilotto. E c'erano altri romanisti passati brevemente dal Picco: il difensore Calabresi e l'attaccante Soleri, una mezza stagione a testa in prestito in serie B. Non c'erano invece Ricci e Acampora, altri due cresciuti in casa ma già nel giro del professionismo essendo nati nel 1994.