Sarebbe davvero un’atroce beffa quella di vedere gli scudetti “contesi” di cent’anni fa trasformarsi in veri e propri trofei vinti e riconosciuti dalla Figc per Lazio, Bologna, Torino e Genoa. Una beffa perché lo Spezia per farsi assegnare il tricolore del 1944 si è battuto da pioniere e alla fine, nel 2002, si è ritrovato “solo” con uno scudetto onorifico. Un badge sulla maglia e neanche un trofeo in sede, visto che la coppa viene conservata dai Vigili del Fuoco all’interno dei quali ranghi gli aquilotti erano stati inseriti come escamotage per non partire al fronte.
Ieri pomeriggio il presidente federale Gabriele Gravina ha aperto a una revisione storica di quei campionati di inizio Novecento contestati e in parte dimenticati. Non solo, ha addirittura proposto l’istituzione di una Commissione “che analizzi, con un approccio storico/scientifico, le diverse richieste pervenute alla FIGC riguardo l’assegnazione di scudetti di stagioni sportive dell’inizio del secolo scorso (tra i casi da citare quelli di Lazio, Genoa, Bologna e Torino)”. Un filone a cui a questo punto di accoderà, con molta probabilità, anche lo Spezia stesso sebbene all’atto della consegna dello “scudetto d’onore” ci fosse stata una sorta di rinuncia a ulteriori azioni di questo tipo. Questo è il massimo che possiamo concedervi, il messaggio.
Gravina ha ottenuto delega per dare incarico al vice presidente della Fondazione Museo del Calcio, Matteo Marani, di coordinare una commissione composta da ricercatori e professori universitari. “Solo così infatti, – ha commentato ilpresidente – ritengo si possa finalmente dare valore al senso storico dei fatti e consentire a tutti di farsi la propria opinione senza preconcetti o precostituite posizioni faziose dettate dal tifo”.