La Spezia - Scatta il conto alla rovescia. Lo Spezia ha già rotto il ghiaccio con la serie A, non ancora lo stadio "Alberto Picco". Chi sperava di poterlo nuovamente vedere pieno e festante già da questo autunno dovrà mordere il freno. L'andamento della pandemia in Italia, in crescita ormai da un mese, non lascia particolari spiragli di ottimismo. La Conferenza della Regioni aveva il 25 settembre scorso approvato un documento per chiedere la possibilità di riempire gli impianti sportivi fino ad un quarto della capienza. Per la Spezia avrebbe significato fino a circa 2.500 spettatori.
Proposta messa in naftalina dal Comitato tecnico scientifico presso il governo, che diede appuntamento a metà ottobre per poter valutare la questione. "Pur comprendendo le aspettative di un ritorno graduale degli spettatori alla fruizione in presenza degli eventi sportivi, ritiene che la proposta operata dalla Conferenza delle Regioni e Province Autonome potrà essere riconsiderata sulla base dei risultati del monitoraggio di impatto delle riaperture della scuola e della pubblica amministrazione", scrissero allora i consulenti del primo ministro Giuseppe Conte. Da allora però il numero di contagi giornalieri ha continuato ad aumentare in tutto il Paese. Al momento appare quantomeno improbabile arrivi un'apertura in tal senso.
In Liguria rimane tuttavia valida l'ordinanza del 24 settembre della Regione che permette di ospitare fino a mille presenze all'interno degli stadi. Per adesso ne hanno potuto usufruire solo Genoa, Sampdoria e Virtus Entella tra le squadre professionistiche. Entro un paio di mesi toccherà anche allo Spezia. I lavori allo stadio sono infatti entrati nel vivo con lo smontaggio dei vecchi proiettori dalle torri faro, presto sostituiti con led di ultima generazione. Meno visibili, ma altrettanto importanti, gli interventi per le postazioni televisive ed i servizi annessi. La prospettiva di Palazzo Civico è di aprire i cancelli in tempo per Spezia-Lazio che si giocherà sabato 5 dicembre alle ore 15.