La Spezia - "Dopo un mese di chiusura, ora una nuova tegola: i nostri circoli culturali e sociali sono allo stremo: l’assoggettamento al regime commerciale per le migliaia di associazioni che si occupano per lo più di bambini e anziani sarebbe il colpo di grazia. Si cancelli l’articolo 108 della legge di Bilancio". A lanciare l'allarme è la federazione Aics nazionale, con il sostegno di quella locale.
"Mentre il mondo dello sport di base è riuscito a ottenere contributi per quanto ancora insufficienti a sostenere i grandi danni patiti e che ancora patiremo a seguito dell’emergenza Covid, circoli culturali, sociali e ricreativi hanno le serrande totalmente abbassate da un mese e ancora attendono di capire come attingere al Fondo loro previsto dal decreto Ristori. Tutto già molto insostenibile - prosegue Aics - ma a questo si aggiunge l’art. 108 della Manovra che prevede l’assoggettamento al regime commerciale delle attività no profit e degli enti del Terzo Settore. Questo è troppo e va contro ogni logica alla base del No profit e del mutualismo. Il Governo ci ripensi: a beneficiare delle attività di questo mondo sono per lo più bambini, anziani, categorie sociali a rischio. Non togliamo loro anche gli ultimi spazi di socialità".