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Il calciomercato è chiuso

“Sono molto soddisfatto, ora serve solo tempo”

Il direttore Mauro Meluso parla del suo operato sul mercato. “Lavorato in apnea per un mese. Poca esperienza? Ci sono Terzi e Galabinov che possono aiutare i più giovani. Italiano ha già dato identità, ora ai ragazzi serve coraggio”.

Mauro Meluso

Un mese preciso intercorre tra il primo e l’ultimo acquisto della sessione estiva-autunnale. Jacopo Sala arrivava da svincolato il 5 settembre, il deposito del contratto di Ivan Provedel data al 5 ottobre 2020. “Un calciomercato che ci ha visto agire in apnea, con la testa sott’acqua. Le operazioni sono state tante sia in entrata che in uscita: sono trenta, con la trentunesima in costruzione. Mi ritengo molto soddisfatto. Abbiamo raggiunto tanti degli obiettivi che stavamo perseguendo. Secondo noi la squadra ha bisogno di tempo, ma comunque ha una caratteristica be precisa che è data dal lavoro di Vincenzo Italiano e del suo staff”.
Tantissimi i giovani, pochi gli elementi con esperienza in categoria il cui carisma in certi casi diventa fondamentale. “Sono rimasto colpito dalla tranquillità di Terzi, uno di quelli che può aiutare i più giovani. Lo stesso vale per Galabinov, una grande sorpresa. Abbiamo dieci under funzionali al nostro gioco, strada facendo vedremo quali criticità potrebbero manifestarsi eventualmente. In quel caso interverremo. Il prossimo mercato incomincia tra undici partite, l’anomalia di questa annata non è ancora alle spalle. Il budget? Lo abbiamo già sforato, ma sono valutazioni che si fanno anche in ottica gennaio”. L’esperienza di Lecce un anno fa ha inciso sulle scelte. “Avevamo poca fisicità, quest’anno invece con Deiola, Agoume, Sala, Chabot, Agudelo ci abbiamo pensato. Accanto a loro ci vogliono giocatori più mobili e quelli sono i vari Verde, Gyasi, Farias…”.
Nel frattempo però si giocheranno punti importantissimi. “Siamo contenti dell’approccio della squadra in queste prime tre gare. I tre punti conquistati fino ad oggi non sono frutto del caso, ma della nostra mentalità. Credo che lo Spezia abbia mostrato un’identità anche nelle partite perse, qualcosa che credo migliorerà ulteriormente quando arriverà la forma fisica e i nuovi saranno integrati. Dobbiamo avere sempre più coraggio, i nostri giocatori devono sempre credere che ce la possiamo giocare”. Il dado è tratto, parlerà il campo con la speranza che tutte le premesse sboccino. “Ismajli era già qui, si è manifestato un problema ed è venuto fuori un intoppo nel tesseramento. Sena sta arrivando, Estevez è indietro nella preparazione. Deiola si è già dovuto fermare per una microfrattura, Mattiello pure è fuori. Dover inserire in fretta dei calciatori li espone al rischio di infortuni. Per questo abbiamo pensato di avere una rosa più ampia”.

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