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Spezia calcio

"Siamo ambiziosi, ma non siamo il Real Madrid"

L'ad Micheli spiega il nuovo taglio dello Spezia. "Siamo un club di B: lo devono capire addetti ai lavori e giocatori. Ritiro a Pontremoli? Per stare vicini alla città. Se non ci dimentichiamo da dove arriviamo, i risultati arriveranno".

“Volpi rimane ambizioso, quanto la società. Si tratta di essere ambiziosi in maniera diversa”. L’avevamo lasciato furibondo dopo l’1-3 subito in casa dal Benevento, puntare il dito contro una squadra che aveva deluso le aspettative e che affrontava la contestazione dei tifosi. Oggi Luigi Micheli è calmo, ma non leggere in continuità quello che successe quel pomeriggio con la strada che lo Spezia vuole imboccare oggi sarebbe rompere un sillogismo che da forma a tante delle decisioni odierne. “Abbiamo speso decine di milioni di euro negli scorsi anni e i risultati non sono andati di pari passo. Oggi cerchiamo di avere un diverso percorso, di arrivare alla sostenibilità finanziaria della società ma senza perdere il desiderio di fare bene. Siamo convinti di aver creato un buono staff e di poter fare una bella squadra”.

Spezia che, si direbbe, matura un certo fastidio per le mollezze e gli agi più che la voglia di chiudere i cordoni della borsa. “Il fatto di andare a Pontremoli in ritiro non è una scelta dettata dal desiderio di risparmiare. E’ una scelta fatta per mantenere la squadra vicina alla città e dare un giusto profilo al nostro carattere. Vorremmo far capire agli addetti ai lavori e ai giocatori che non siamo il Real Madrid della B, siamo un club di B a cui non manca niente e anzi abbiamo qualcosa di più. Ma ricordiamoci da dove arriviamo. Se non ce lo scordiamo, sicuramente i risultati sono destinati ad arrivare”.

“E’ un approccio che non riguarda solo lo Spezia, ma per esempio ha preso piede al Rijeka da due stagioni e quest’anno li ha portati a vincere tutto in patria, pur con meno risorse. Noi partiamo adesso con la stessa idea”, sottolinea Stefano Chisoli, che è presidente anche dei fiumani. A proposito di Rijeka. “I rapporti con loro continueranno. Giocatori in prestito? Sono soluzioni che potranno essere vagliate dal settore tecnico. Abbiamo un canale privilegiato e intendiamo sfruttare questa sinergia se ci sarà occasione. Ma non faremo operazioni tanto per fare, solo assecondando un preciso dettame tecnico”.

Il nuovo corso aquilotto non è un lancio di dado. “No, è un progetto a medio termine, che speriamo l’ambiente sostenga. Non dobbiamo avere fretta, i momenti difficili arriveranno ma il mondo del calcio sta cambiando e in particolare sta mutando la serie B. Noi vogliamo partecipare e assecondare questi cambiamenti per farci trovare sempre pronti. Dobbiamo creare una struttura solida e fare in modo che lo Spezia possa andare avanti sempre, ma non si può pretendere che il primo anno i risultati siano subito sorprendenti. Abbiamo visto altre squadre fare molto bene con questa filosofia. E’ importante oggi avere entusiasmo e grandi motivazioni”.

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