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Spezia calcio

"Rimaniamo zitti, uniti e non molliamo di un metro"

Di Carlo ancora una volta scherma la squadra: "Facciamo i soliti errori e veniamo puniti. Ci serve spirito garibaldino, coraggio: questa stagione non è finita".

Domenico Di Carlo

“L’ad ha spiegato la situazione e il programma. Qualsiasi parola possiamo dire non farà bene. Stiamo zitti, stiamo uniti, non molliamo di un centimetro questo campionato. C’è una chiara visione di ciò che succede in campo: commettiamo due o tre errori e veniamo puniti. Questa storia giri solo se non sbagli più”. Mimmo Di Carlo non usa le stesse parole nette di Luigi Micheli. Parla pensando agli equilibri dello spogliatoio, alla testa di quei giocatori che martedì sera dovranno andare a Verona contro la squadra più forte del campionato.
Il tono di voce che usa in privata sede rimane in privata sede. Quello pubblico è ancora una volta un modo per schermare ancora un volta i suoi ragazzi. “Siamo tutti arrabbiati: allenatore, giocatori, società. Tra due giorni però si torna in campo. Lo Spezia deve cambiare non per come gioca, non per come lotta, ma nella convinzione. Non c’è serenità, lo vedi perché prendi gol dando tu la palla agli avversari. Ci abbiamo provato finché potevamo, poi abbiamo commesso errori gravi. E’ inutile ora dire altre cose. Facciamo al meglio queste nove partite. E’ una sconfitta che fa male, ma ora non dobbiamo fare l’errore di pensare che si finita. C’è tempo per invertire la rotta”.

Sulla partita più amara di questa stagione, ecco una breve analisi. “Se vado a vedere il Benevento quanti tiri in porta ha fatto: sono tre. Non ho visto una squadra che ci ha messo ai paletti, hanno semplicemente sfruttato i nostri errori. Sappiamo che dobbiamo fare meglio, che non si può avere paura quando giochi. Serve uno spirito garibaldino”. Non è la prima volta che lo si sente dire. Ma lo Spezia dell’ultimo tempo come Don Abbondio e chi non ha coraggio non se lo può dare.
“Eravamo più lenti, ci siamo allungati. In quei casi si gioca in cinque o sei, non si riesce a trovare continuità di gioco. Quello che abbiamo visto oggi è una squadra lunga che a quel punto va in difficoltà. Ogni tanto bisogna esser bravi a rientrare con gli attaccanti e ad alzarci con la difesa. I gol arrivano su situazioni di nostra responsabilità, la mia in primis e me la prendo tutta. Lo Spezia è una buona squadra, ha degli ottimi giocatori ma deve avere quel pizzico di intraprendenza in più. Perché spesso siamo bloccati. Ma qui nessuno molla, qui nessuno deve mollare. Ci sono margini per recuperare”.

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