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Meluso ospite di sky

"Prima la salvezza, poi ascolteremo i piani della famiglia Platek"

Mauro Meluso a Sky Sport

“Abbiamo avuto una certa continuità di prestazioni che ci ha sempre fatto ben sperare. C’è stata una flessione di risultati prima di Natale, ma mai di prestazioni. Non abbiamo avuto a disposizione tantissime risorse, ma quando ho accettato questo incarico sapevo che avremmo dovuto tenere i bilanci in linea. Anche a Lecce abbiamo operato per garantirci una sostenibilità futura, come ahimé capitato ancora a società gloriose”. Pomeriggio con Mauro Meluso su Sky Sport. Ultimamente l’uomo mercato aquilotto ha parlato poco, anche post mercato.
Come sempre, devia i complimenti sul tecnico e sui suoi ragazzi nonostante sia lui ad aver portato tanti dei protagonisti di queste settimane: Provedel, Chabot, Pobega, Estevez, Verde, Saponara, Agudelo, Agoume, Verde etc. “Ho trovato un allenatore ed uno staff di grande livello – dice il responsabile dell’area tecnica -. Io lo seguivo da quando ero a Lecce, ma Vincenzo Italiano ed i suoi collaboratori sono gli artefici di questo momento magico. Sembra di vedere il prima Zeman di Foggia, con la differenza che qui si rischia di meno”.

Cosa è cambiato rispetto ad un girone fa? “La squadra ha preso consapevolezza: ha capito cos’è, cosa fa e come lo fa. Noi abbiamo fatto 19 acquisizioni e 12 uscite in trenta giorni in estate, abbiamo dovuto fare molto in fretta. Poi siamo cresciuti, ci siamo amalgamati, il gruppo ha fatto propri gli insegnamenti dell’allenatore che ho la fortuna di vedere lavorare ogni giorno. E poi tutto ciò che c’è dietro: in sede ci sono persone splendide, penso a Visci, Melissano, Antonucci, Calla. Credo che dietro a questa società ci siano una serie di professionalità, non tutte esposte come me e l’allenatore, che danno un grande supporto”.
Sull’arrivo della famiglia Platek. “Per il momento non ci aspettiamo nulla. Adesso ci concentriamo sull’ottenere la salvezza, quello che verrà dopo si discuterà a tempo debito. Non dobbiamo cullarci sui risultati, l’esperienza dello scorso anno mi insegna di non farsi corteggiare troppo dai complimenti”.

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