La Spezia - “Non ho mai giocato a cinque”. Su questo Fabio Gallo ha voluto essere chiaro nella conferenza stampa odierna, parso decisamente più in forma rispetto a quello che avevamo visto nel post-Ascoli, molto abbattuto dopo la mancata vittoria. “Le partite sono così. Subire un gol in quel modo un po' mi ha lasciato il segno. Ma dal giorno dopo capisci che non devi abbatterti e devi subito cercare di recuperare con la squadra energie mentali e fisiche al prima possibile, guardando alla prossima partita”. E in questo caso la prossima partita si chiama Cittadella.
Può spiegare le decisioni che l'hanno spinta a fare quei cambi contro l'Ascoli? Ha pensato di sostituire Mora prima dell'espulsione?
"Il primo cambio è stato semplice. Poteva giocare sulla fascia solo Augello. Dopodiché ho inserito Bolzoni, togliendo Forte. Avrei potuto levare Pablo, ma parlando con lo staff, per caratteristiche tecniche e di esperienza abbiamo preferito sostituire Francesco. Cambiare Mora prima dell'espulsione sarebbe stato difficile, non posso cambiare chiunque sia ammonito. Considerato il fatto che avevamo già usato una sostituzione. Il terzo cambio ha forse fatto più rumore, ma Granoche non ce la faceva più, aveva un problema ad un polpaccio, tra l'altro è praticamente indisponibile per Cittadella, anche se verrà in ritiro con noi. Gilardino invece non aveva le caratteristiche adatte per quel tipo di gioco in quel momento della gara. Marilungo stava bene e ho scelto per fare quel tipo di cambio. Le critiche a chi mi ha detto di essermi messo a cinque in difesa? Terzi terzino destro, Giani e Capelli in mezzo, Lopez a sinistra. Augello quarto di sinistra a centrocampo. Non abbiamo mai giocato a cinque".
Il giorno dopo, a freddo, cosa ha pensato della prestazione della terna arbitrale? Dei 3 giorni di Mora?
"E' stato estremizzato ogni tipo di episodio. Il rigore di Mora è stato giustificato col fatto che la palla non era partita, e non ne sono così sicuro. La manata di Mora era sul petto, per divincolarsi. Le tre giornate che ha ricevuto ho paura siano state frutto del nervosismo che abbiamo avuto in panchina nel prosieguo della partita. Esigiamo equità e nient'altro. Questa squadra ha avuto un rigore a favore in 32 partite, che è poco obiettivamente, ma sono ottimista nel pensar bene. Dobbiamo cercare di avere un comportamento tale con gli arbitri che ci possa far valutare gli episodi nel modo corretto".
Guardando al Cittadella, sempre vivo il ballottaggio Juande–Bolzoni? De Col come sta?
"Di Juande ho già parlato dopo Bari, dicendo che ci avrebbe aiutato molto nel finire di stagione. Dopo un periodo non ha giocato praticamente mai, lui è stato eccezionale nel lavorare sempre al meglio. Lo vedo molto bene mentalmente e fisicamente, penso che giocherà anche questa volta. De Col? Ha ancora un po' di male, devo ancora valutare. Se in casa il Cittadella fatica più in casa che in trasferta? Forse perchè deve scoprirsi un po' di più quando fa la partita. Hanno un gruppo che gioca da quattro anni insieme. Sono sicuramente una squadra organizzata, spensierata e serena, che gioca senza pressioni".
Marilungo confermato a trequarti?
"Non penso. L'idea di Marilungo in quella zona era che facesse un minimo di fase difensiva per contrastare quel poco di gioco che hanno creato. Credo che a posteriori sia stata una scelta azzeccata. Giocherò comunque col trequartista, che dovrò scegliere tra i vari Ammari, De Francesco, Palladino, vediamo".