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Spezia calcio

"Nasce un’intelaiatura di squadra per il futuro"

Andrissi lavora in ottica rombo di centrocampo. "Aspettiamo Juande, nessuno ci ha chiesto Maggiore. Soleri? Facciamo un lavoro anche per la Roma. Se qualcuno vuole andare a giocare lo ascolteremo".

Gianluca Andrissi

“Non sappiamo quando tornerà, ha avuto un permesso dalla società ed è per questo che non è qui con noi. Di certo lo aspettiamo a braccia aperte”. Non ci si attende di rivedere Juande tornare ad allenarsi a Follo neanche questa settimana. Partito a fine ottobre, lo spagnolo non ha ancora dato certezze sul giorno in cui lo si rivedrà correre sul campo di allenamento dello Spezia. Gianluca Andrissi non calca la mano così come non fa il club. “Ci sono tanti ragazzi che stanno dando un grande contributo alla squadra – sottolinea il diesse – Chi é stato chiamato a giocare si é calato bene nella parte”. Più avanti sarà ancora più chiaro. “Sottolineo il momento di Bolzoni, uno che sta donando grande solidità difensiva nel passaggio al 4-3-1-2”.
Sono le statistiche di Wyscout a dirlo. Il centrocampista arrivato a sorpresa nelle ultime ore di mercato si è rivelato importantissimo in chiave tattica, con lo spagnolo appunto fuori causa un mediano davanti alla difesa che “sorregge” il ruolo di fantasista di Mastinu. La migrazione dal 3-5-2 al modulo attuale è il vero filo conduttore di questi primi mesi di campionato, con Fabio Gallo che ha relegato il sistema di gioco su cui aveva lavorato per tutta l’estate a ipotesi da partita in corso. Alla ricerca di una maggiore efficacia offensiva. “Una decisione del mister, in cui io non metto bocca – dice il diesse aquilotto a margine della presentazione di Nicolò Manfredini – Con il rombo a centrocampo facciamo qualcosa di più in avanti, mi pare evidente. I giocatori stessi sembrano più stimolati con questo sistema, è stata una scelta felice”.

E’ il principio che muoverà il mercato di gennaio, che sarà inevitabilmente determinato dalle partite che mancano da qui alla fine del girone di andata. Ovvero, dai punti che saranno stati messi in saccoccia a metà stagione. “Chiaro che se il sistema sarà questo faremo le nostre valutazioni di conseguenza”, dice l’uomo mercato. Intanto ci sarà da capire cosa fare di quattro portieri. Tanti, troppi. “Vero che le regole ci permettono di liberare un posto in lista A modulando il reparto ogni settimana, ma chiaramente la situazione che abbiamo dovuto vivere è unica per quel che riguarda gli ultimi anni del calcio italiano. Guardiamo il lato positivo: abbiamo fatto fare quattro presenze a un giovane del vivaio, un portiere interessante e uno spezzino. Per Saloni valuteremo la soluzione migliore”.
Di certo rimarrà Manfredini, almeno fino a fine anno. “Ha 29 anni e quindi ha ancora tante stagioni davanti a sé, conosce la categoria ed è nel pieno della maturità agonistica”. E poi chissà che Maurizio Rollandi non infonda un po’ della sua saggezza anche in lui: per adesso in questi anni non c’è un portiere che non sia riuscito a migliorare, ad aiutare a crescere ancora. E allora l’ex Modena potrebbe anche diventare aquilotto nel 2018/19: il club si è riservato il diritto di prolungargli il contratto. D’altra parte, sottolineerà Andrissi a margine della conferenza, “quest’anno non siamo riusciti a lavorare su un’intelaiatura di squadra perché abbiamo cambiato molto, un aspetto che da ancora maggior valore al lavoro del tecnico. Ma il prossimo anno puntiamo a intervenire per completare un gruppo già formato”.

Il mercato di riparazione, di fatto già iniziato con i tre svincolati (Gilardino, Ammari e Manfredini appunto), continuerà comunque anche in inverno. Due pezzi, uno in mezzo e un esterno, potrebbero essere i primi obiettivi. Un elemento da lista A e un under, a occhio e croce. Poi varie ed eventuali. “Chiaro che è presto, chiaro anche che è da ora che si inizia a programmare. Nel caso qualche ragazzo chiedesse di andare a giocare faremo le nostre valutazione, ma per ora riteniamo di avere una rosa completa in tutti i reparti. Ho letto ovunque che sabato al Frosinone mancavano alcuni elementi, nessuno ha scritto che a noi mancavano Bassi, Terzi, Juande, Giorgi, Acampora e che Granoche ha avuto quel problema all’occhio. Fare una buona gara, come abbiamo fatto, contro una delle squadre più forti del campionato ci da forza. Abbiamo battuto Bari e Perugia, fatto bene contro Novara, Empoli, Cittadella e da ultimo il Frosinone, ma dobbiamo avere lo stesso atteggiamento con le piccole”. Insomma, pesano i punti concessi alle dirette rivali.
Tornando agli elementi meno utilizzati. “Non dimentichiamo Soleri con cui stiamo facendo un lavoro eccezionale per la Roma. L’avevo detto a inizio anno che chi arriva dalla primavera paga sempre uno scotto. Di tutti i nostri giovani siamo contenti. Calabresi? Un giocatore molto forte”. Lì però, nel passaggio dalla difesa a tre a quella a quattro, gli interpreti sono sovrabbondanti. E se arrivasse un’offerta per Maggiore? “E’ uno dei giovani talenti che abbiamo. Forse non tutti si sono accorti di quanti giovani giocano in questa squadra. Certamente un ragazzo interessante, sulla bocca di tanti. Ma per adesso non esistono discorsi aperti con nessun club. Nessuno ce lo ha chiesto”. La prestazione del tifo contro la capolista non è sfuggita neanche ai quadri tecnici, qualcosa che ha saputo infondere una scintilla in più nei bianchi. “Grazie ai tifosi che sono venuti in massa alla trasferta di Empoli e per il tifo che abbiamo vissuto contro il Frosinone. Saranno fondamentali come sempre per centrare gli obiettivi di questa stagione. Senza l’aiuto di tutti, tifoseria, stampa e società, non si ottengono risultati”.

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