La Spezia - "Ho ampia scelta, essendo a disposizione anche Marilungo che oggi ha svolto tutto l'allenamento con i compagni, mi prendo ancora un po' di tempo per fare la scelta migliore". Nel segreto delle sedute a porte chiuse, Fabio Gallo annuncia di aver recuperato uno degli elementi più importanti del suo Spezia sin dall'inizio del campionato. La coppia Granoche-Gilardino, che sembrava poter essere riproposta domani a Brescia, non è così certa dunque. Di sicuro ci sono le assenze di Giorgi, Acampora, Terzi, Bassi e Di Gennaro. "Per il resto ci siamo, pronti ad affrontare con lo stesso spirito visto al "Castellani" la sfida in programma domani".
Nessuna voglia di rilvalsa nei confronti di un ambiente che lo ha rigettato - pericoloso e triste precedente - quando arrivà da secondo di Giampalo. "Una gara come le altre, difficile come tutte quelle di questo campionato. Dovremo essere concentrati e fare del nostro meglio, come d'altronde in ogni partita che affrontiamo. Arriviamo alla sfida con il Brescia dopo aver colto tre risultati importanti e soprattutto i pareggi contro Empoli e Frosinone hanno evidenziato la crescita della squadra ed avremmo meritato di cogliere qualcosa in più".
Spezia che in casa però è un'altra cosa, fuori ancora nessuna vittoria e punti che si contano sulle dita di una mano. "Andiamo avanti su questa strada, mettendo sempre in campo il carattere, la determinazione e la capacità di affrontare i momenti difficili di questo gruppo. Quando si cambia tanto, sia dal punto di vista del collettivo che dello staff, certi passaggi a vuoto sono inevitabili, figli di una crescita costante verso la maturità, ma ora posso contare su un gruppo che ha trovato le proprie certezze e che ha voglia di far bene".
Brescia-Spezia è anche Caracciolo-Gilardino, due tra gli attaccanti italiani più prolifici ancora in attivià. "Caracciolo ha esperienza, senso del gol, un curriculum che parla da solo, normale che il gioco del Brescia sia volto ad esaltare le sue caratteristiche. Gilardino aveva bisogno di lavorare, chiaro che non è facile tenere un calciatore con tali qualità e curriculum in panchina, ma io devo fare le scelte in base al bene della squadra ed allo stesso tempo era nostro dovere farlo tornare in forma ed ora è bello averlo a disposizione, anche se può ancora crescere molto".