La Spezia - L'arida terra del Manuzzi di Cesena ha portato solo due punti, eppure lo Spezia sempre in trasferta arriva al primo quarto di campionato con un passo da salvezza che lo tiene in media per l'obiettivo stagionale. Chissà se il ritorno a casa possa dare un'ulteriore mano, intanto però c'è l'ultimo viaggio in Romagna da affrontare. “Vogliamo cercare di ripetere le prestazioni degli ultimi tempi. Chiaro che in casa ci teniamo a fare bene, in teoria è l'ultima partita a Cesena e sarebbe bello salutare questo stadio che ci ha ospitato nel migliore dei modi. Ma pensiamo alla prestazione in primis”, dice Vincenzo Italiano alla vigilia.
Di fronte ci sarà la Lazio, che in campionato non decolla ma è una delle cinque formazioni imbattute in questa Champions League insieme a Barcellona, Manchester City, Bayern Monaco e Chelsea. “Una formazione top, da anni dà battaglia per i primi posti. Abbiamo visto qualche filmato, abbiamo visto la partita di Dortmund. Se la si lascia ragionare ha tantissime soluzioni, un bomber strepitoso come Immobile e un'organizzazione ormai collaudata. Una gatta da pelare non da ridere. Sarà dura, non ci resta che affrontarla come abbiamo fatto nelle gare precedenti. L'attenzione sarà fondamentale, ogni volta che cala questa gli avversari sono lì per punirti”.
Lo Spezia che manda tanti giocatori nell'area avversaria, spesso lascia la difesa all'uno contro uno con gli attaccanti. Se questi si chiamano Ciro Immobile poi... “E' diventato infallibile, un trascinatore, un capitano. Dovremmo concedergli il meno possibile. In quella zona di campo, negli ultimi metri, dovremo difendere in maniera compatta e senza lasciare nulla al caso”.
La rosa da oltre trenta giocatori è stata sfruttata a fondo dal tecnico aquilotto fino ad oggi. Complici anche una serie di infortuni. A gennaio sarà sfoltita, ma intanto c'è un mese abbondante di calcio da organizzare con tanti uomini al lavoro al centro sportivo di Follo. “Dobbiamo gestire a livello numerico la settimana, cercare di iniziare a programmare le sedute con tanti uomini. In questo momento stiamo riuscendo a farlo bene. Rientrano tanti giocatori che erano fuori, gente con qualità che ci permette di fare rotazioni e di avere più frecce a disposizione. Cercherò di sbagliare il meno possibile nel mandare in campo chi sta meglio”.
Dieci punti sono un bel bottino, ma l'Udinese dimostra come bastino un paio di giornate per cambiare del tutto le proprie prospettive di classifica. Per questo Italiano non vuole neanche sentire parlare di tabelle. Valutazioni si potranno fare dopo una quindicina di gare. La classifica è molto provvisoria e non ha senso guardarla per nessuno. Ora si pensa a crescere e migliorare, fortificare le proprie certezze”.