La Spezia - "Comportarci in modo imprudente per sostenere la nostra squadra di calcio sarebbe un vero e proprio autogol". Lo dice il presidente dell'ordine dei medici spezzini, Salvatore Barbagallo, che chiede ancora ai suoi cittadini di mantenere alta la guardia nella lotta al Covid. Niente assembramenti e mascherina, pur riconoscendo come "il ritorno al Picco delle Aquile in serie A per la partita con il Bologna è certamente un momento storico per la nostra città e per tutti i tifosi".
Quello però che si vede dentro gli ospedali è drammatico. "Al momento la situazione sanitaria permane però critica: se già da alcuni giorni i casi di contagio da Covid 19 iniziano a diminuire, pur con continue perdite di nostri concittadini, vi è la possibilità che il virus possa riprendere la sua corsa. Non ci è quindi consentito abbassare la guardia. È indispensabile quindi essere responsabili ancor più adesso quando all'orizzonte si sta delineando il traguardo rappresentato dal vaccino che sicuramente contribuirà a portarci fuori da questa terribile situazione".
Medici, infermieri, personale sanitario in genere: il 2020 ha rappresentato uno sforzo titanico. La Spezia ha dovuto affrontare in pratica una seconda ondata a inizio settembre, proprio pochi giorni dopo la grande festa spontanea in strada per la promozione in serie A. "Il personale sanitario è provato dopo tanti mesi di impegno costante. Ricordo che in questa seconda fase stiamo assistendo alla dolorosa perdita di medici a ritmo giornaliero ed anche se localmente, fortunatamente, non siamo stati colpiti, tanti colleghi si stanno ammalando. Quindi l’invito per tutti è limitare al massimo gli assembramenti e indossare la mascherina correttamente. Il tifo per la propria squadra è importante, ma la salute non è da meno. E sarebbe oltremodo amaro se dopo questa serata, fossimo costretti a lamentare un aumento dei contagi".