La Spezia - Terza sconfitta di fila, cinque in sei partite. Ultima vittoria il 7 novembre 2020. Lo Spezia non trova più la via dei risultati e viene risucchiato in zona retrocessione. E’ il direttore generale tecnico Mauro Meluso a parlare dopo la sconfitta contro il Verona, nel mezzo di una crisi nera che ha cancellato le sensazioni di una squadra che aveva quantomeno capito quale fosse la strada della salvezza. “Quello che ci siamo detti negli spogliatoi è che ci manca un po’ di malizia. Questa squadra ci ha abituato a prestazioni positive e quindi non portare a casa punti ci lascia rammarico. Non è la qualità che ci manca. Oggi è arrivata l’espulsione nel momento migliore”.
Per il dirigente c’è anche la questione dei difensori sempre ammoniti da far notare. Con garbo e fermezza. “Credo che nelle ultime due partite ci siano stati ammoniti i centrali con troppa fretta nei primissimi minuti. La seconda ammonizione di Chabot è giusta, frutto di ingenuità, ma la prima si poteva anche evitare. Noi continuiamo con le nostre convinzioni perché crediamo che con un poco più di cattiveria torneremo a portare a casa punti che ci consentiranno di salvarci”.
Sul mercato. “La nostra necessità è sfoltire. Poi penseremo alle entrate, ma non c’è nulla di prestabilito. Noi siamo contenti di avere una rosa giovane, del nostro calco sostenibile perché non faremo mai follie. Ma non per questo molleremo. Il messaggio che volevo lanciare è che lo Spezia è vivo. Se avessimo perso queste partite senza mostrare sostanza, allora sarei preoccupato. E invece credo che possiamo riprendere la strada che avevamo imboccato all’inizio”.