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Spezia calcio

“Conterà l’atteggiamento contro una squadra brillante”

Di Carlo avverte i suoi: “L’Entella gioca meglio dell’anno scorso”. Ma invita a non avere paura: “I gol? Solo questione di mira. Nelle difficoltà troviamo l’opportunità di crescita”.

Domenico Di Carlo

“Dell’anno scorso ho ricordi molto belli, anche per la cornice di pubblico. La cosa bella in queste partite è quando tutto rimane sul campo e fuori è solo una festa dello sport. Secondo me anche venerdì sembrerà di giocare in casa visti quanti tifosi ci seguiranno. Sarà un partita tirata, dove dovremo mettere in campo più concentrazione e intensità di gioco”. Mimmo Di Carlo sa che quello di domani sera è l’impegno più difficile che poteva capitare, e sa anche che i tanti infortuni non gli lasciano modo di variare gli uomini in campo. Sarà una prova di maturità per questo Spezia giovane, contro una squadra d’esperienza che sta facendo molto bene.

Che avversario si aspetta rispetto a quello di marzo scorso?
“Quest’anno l’Entella gioca anche meglio dell’anno scorso: più tecnici e veloci e la classifica lo dimostra. L’atteggiamento farà la differenza. Una piccola cosa per un grande risultato”

I gol degli attaccanti ancora mancano, questo la preoccupa?
“Ero più preoccupato quando creavamo poco. Non c’era quel gioco che piace a noi, che abbinasse qualità e quantità. Oggi la squadra si esprime meglio, siamo più aggressivi nonostante le assenze che non ci permettono di avere continuità. Vedo però dei ragazzi che vanno aiutati, ci stanno dando dimostrazione di avere a cuore la maglia, di voler essere protagonisti in campionato. I gol sono questione di centimetri, di mira. Ci manca la stoccata finale, sappiamo che ogni campionato ha momenti così. Ma quello che stiamo facendo è giusto anche per migliorare questo aspetto”.

Qualche modifica nell’impianto di gioco alle viste?
“Abbiamo opzioni, molte ne abbiamo provate in settimana. Abbiamo provato il 3-5-2 perché Piccolo e Nenè potrebbero essere una buona coppia da mettere davanti. Nel 4-3-1-2 davanti possono giocare Baez, Mastinu o Okereke. Oggi e domani, a seconda della forma, vediamo”.

Il campo dello stadio di Chiavari è un’insidia in più.
“Quello dell’Avellino è lento ma quello dell’Entella è velocissimo. L’adattamento è più difficile, bisogna giocare con uno o due tocchi. Ci vuole tanta tecnica e quindi faremo valutazioni. Un campo dove è bello sfidarsi perché nelle difficoltà bisogna trovare le opportunità di crescita”.

Potrebbe essere il campo giusto per uno come Baez?
“Tutti i giocatori di qualità possono giocare lì. Baez è uno di quelli, deve stare sereno come Granoche, Nenè e Okereke. Quando ti alleni così arriva sempre la giusta ricompensa. Finché sarò io a dire che il gioco di squadra è prioritario, loro non si devono preoccupare”.

L’Entella a Terni è caduta malamente, cercherà il riscatto.
“Il derby è sempre una partita particolare. A Terni l’Entella ha fatto la partita: ha tirato 12 volte e ha preso un palo e una traversa. Se questo è giocare male… Lasciar spazio a Caputo significa prendere gol. La classifica non mente, ma non dobbiamo farci intimorire. Dobbiamo guardare noi stessi perché noi possiamo vincere con chiunque. La voglia di essere migliori non ci deve abbandonare. Spero sia una bellissima partita”.

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