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A poche ore dal consiglio

Varianti al Puc, Sorrentino: "Nessun timore di sorta"

L'assessore alla Pianificazione territoriale rivendica il dovere di non recedere nella promulgazione degli atti. Sul Piano casa: "Non si tratta di speculazione edilizia, ma di valorizzazione e rigenerazione".

Anna Maria Sorrentino

“La salvaguardia del territorio è una delle priorità che l’amministrazione Peracchini sta perseguendo attraverso un’intensa e proficua attività da inquadrarsi nella generale tematica della tutela ambientale”. Questo è il messaggio che viene diramato da Palazzo civico a poche ore dalla seduta nel corso della quale il consiglio comunale si esprimerà sulle delibere di variante puntuale al Puc approfondite nelle ultime settimane in commissione.

“E’ ben presente nell’amministrazione – spiega l’assessore alla Pianificazione territoriale Anna Maria Sorrentino – la solida convinzione che la tutela del territorio e dell’ambiente, rappresentano valori ed interessi generali e diffusi, che non possono essere compressi e, in quanto tali, patrimonio comune non ascrivibile ad interessi particolari o partitici. Questa consapevolezza si è oltremodo rafforzata – e resa necessaria – a seguito delle censure, di merito e di procedura, che hanno cassato la variante al Puc adottata, peraltro frettolosamente, nell’aprile 2017 dalla precedente amministrazione Federici.
Le varianti di salvaguardia degli ambiti territoriali di Valdellora e di Costa di Murlo, non possono essere svilite ad atti meramente simbolici, ma di contro sono testimonianze precise e definite, di una ferma volontà di impedire cementificazioni in un comprensorio fragile ed afflitto da criticità. Il bando per un nuovo studio idrogeologico, non è un vuoto esercizio di potere dell’Amministrazione, bensì la spia eloquente di una volontà di calibrare, al meglio, i futuri provvedimenti di salvaguardia del territorio”. Con queste parole, dunque, l’assessore ribatte agli interventi delle ultime ore, in particolare quello dell’ex assessore comunale all’Ambiente, Laura Ruocco.

Al fine della redazione e presentazione del Piano del rischio idrogeologico – specificano ancora dal Comune – sono in itinere gli studi relativi alla redazione di uno studio idrologico ed idraulico per la definizione delle fasce di esondazione dei principali torrenti, fossi e canali ricadenti nel Comune della Spezia, a supporto delle attività di protezione civile e del Piano Urbanistico Comunale. Verrà inoltre predisposto il catasto dei canali urbani ed interventi di manutenzione straordinaria della rete e si daranno gambe al progetto “Sentinelle del Territorio” e piani di dettaglio del piano di protezione civile, con progressiva mappatura dei processi a rischio elevato. Inoltre sono previste alcune opere di protezione passiva ed interventi di mitigazione del rischio in vari distretti franosi tra i quali le frazioni tra le quali le frane di Montalbano e Vissegi.

“L’adozione del “Piano casa” ed il “Recupero dei sottotetti”, al netto dei limiti ed esclusioni imposti dalle normative vigenti – precisa l’assessore Sorrentino andando ad affrontare l’argomento sul quale sono state sollevate maggiori critiche – non sono atti di speculazione edilizia ma, più semplicemente, strumenti di valorizzazione e rigenerazione di un tessuto urbano che vanno, peraltro, incontro alle numerose osservazioni e sollecitazioni pervenute dai cittadini. Ogni atto amministrativo – non solo quelli aventi valenza urbanistica o programmatoria – può essere impugnato, in sede giurisdizionale, da chi si ritenga leso di un proprio interesse legittimo, ma non per questo l’amministratore pubblico può esimersi dall’esercizio del proprio ruolo.
Proprio questo ha inteso fare l’amministrazione Peracchini forte, oltre che delle proprie convinzioni, anche di un patto con gli elettori che l’hanno premiata.
Il messaggio forte, chiaro ed intellegibile è che di fronte a scelte di tutela dell’ambiente e di salvaguardia del territorio, l’amministrazione non recede e si assume le proprie responsabilità decisionali, senza alcun timore di sorta.
E su questo – conclude l’assessore alla Pianificazione – vi è la certezza che non mancheranno sia il sostegno della maggioranza che l’apporto costruttivo dell’opposizione.
Inoltre, di fronte ad una visione catastrofica peraltro “arricchita” di numeri incomprensibili, a puro beneficio di verità si vuole evidenziale che nel 2017 sono state presentate 6 richieste di applicazione del “Piano Casa” per un ammontare complessivo di 108 metri quadri”, conclude l’assessore.

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