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Politica

Statuto Promostudi, Cimino insiste: "Voto rimandato in maniera illegale"

Antonio Pietro Cimino

Preso atto delle dichiarazioni rese alla stampa locale dall’Assessora Parodi in relazione all’articolo dal titolo “Polo universitario, Parodi: Passaggio importante, evitiamo strumentalizzazioni elettoralistiche”, mi preme precisare che la mia richiesta formulata unitamente al collega Peserico, era intesa ad ottenere un chiarimento sulla nuova figura del Direttore prevista nel nuovo statuto. Abbiamo semplicemente chiesto un ulteriore approfondimento in Commissione al fine di definire meglio l’articolo 22 del nuovo statuto che genericamente indicava la facoltà di “nominare un Direttore, stabilendo durata dell’incarico, compenso ed eventuali indennità”. La richiesta era suffragata dal fatto che, secondo noi, non si può prevedere in uno statuto una nomina dirigenziale in maniera astratta lasciando poi alla libera interpretazione la scelta della persona, la determinazione del compenso e delle indennità (quali non si sa). Il nostro intento era quello di lavorare insieme a lei per definire nei dettagli l’inserimento di questo nuovo articolo nel testo modificato dello statuto. Nient’altro che stabilire già ora nel nuovo statuto quello che domani sarà la figura di un Dirigente che sarà pagato con i soldi pubblici dei nostri concittadini. L’opposizione non ha lasciato la Commissione in massa senza ascoltare le ragioni che dell’amministrazione, perché lei aveva già detto che quello era il nuovo statuto fortemente voluto da lei, prendere o lasciare, senza ulteriori passaggi. La nostra azione nulla ha a che fare con “strumentalizzazioni di carattere elettoralistico”.
Mi preme sottolineare infine che forse lei ha volutamente omesso di precisare, nella sue dichiarazioni rese ai quotidiani locali, che lei ed il partito di maggioranza che oggi le fa ricoprire un incarico lautamente ricompensato, hanno voluto far approvare, questo sì con “strumentalizzazioni di carattere elettoralistico”, lo statuto consapevoli che il numero legale della seduta era venuto a mancare nel momento del voto, voto che è stato illegalmente rimandato in attesa dell’arrivo di un consigliere del suo partito che garantisse un’approvazione del tutto illegittima, ben quaranta minuti dopo l’uscita delle minoranze. Questa è la vostra idea di democrazia e partecipazione, non la nostra”.

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