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Politica

Sfratto bus avanti tutta. Peracchini: "Non posso far morire gente di tumore"

Qualche dubbio emerso in Confartigianato, ma l'amministrazione non torna sui suoi passi. Dialogo aperto su soluzioni e correttivi. Asti: "Chi cammina per le Cinque Terre può ben fare ottocento metri in piano"

Bus turistici via da sotto la stazione

Il ‘ban’ dei bus turistici da Via Fiume ha acceso il dibattito ieri pomeriggio in Confartigianato, in occasione di un convegno a tema turismo organizzato al 19 di Via Fontevivo. A lanciare il sasso, Antonella Mariotti, guida turistica della cooperativa ‘Arte e natura’. “Non vogliamo che la città venga intasata – ha detto rivolta al sindaco Pierluigi Peracchini e all’assessore Paolo Asti -, ma bisogna sfatare il mito secondo il quale tutti quelli che arrivano con i pullman sono camminatori in gamba, anzi, ci sono persone che hanno difficoltà”. Le ha fatto eco Giuseppe Menchelli, direttore provinciale della Confartigianato: “Tanti sono anzianotti. Ad ogni modo c’è un tavolo aperto, ci stiamo confrontando con l’assessore Casati per trovare soluzioni che vadano bene per residenti, turisti e guide”.

Il primo cittadino, molto chiaramente, ha sgombrato il campo da ogni ipotesi di passo indietro. “Se le Ferrovie dicono che della città non gliene frega niente – ha detto, in riferimento al disegno di una traslazione dei convogli ai Boschetti, vedi QUI -, io a quel punto devo tutelare la salute dei cittadini, non posso far morire la gente di tumore. Massimo rispetto per le Cinque Terre… ma noi per entrare nella Comunità del Parco abbiamo dovuto fare a spallate, e i turisti che vanno alle Cinque Terre a Spezia non lasciano un euro. I bus arrivano in Viale Fieschi, chi scende se vuole raggiunge la stazione con mezzi come i bus navetta o altrimenti va a piedi come accade in ogni città”. La Mariotti ha replicato sostenendo che “le nostre critiche sono costruttive, abbiamo avanzato proposte sia all’amministrazione attuale che a quella precedente. Per esempio il bus navetta è un’idea ottima”.

Menchelli ha proseguito puntando il dito contro “le guide turistiche abusive, che sono il vero tema. Arrivano in centinaia dall’estero, non conoscono le regole e fanno arrivare i pullman con i motori accesi sotto la stazione, creando problemi ai residenti”. E la Mariotti ha rincarato denunciando come una compagnia toscana faccia tutt’ora arrivare i mezzi in Via Fiume “sostenendo che siano di linea, invece scaricano gruppi che fanno escursioni organizzate con i tour operator”.

Lo scambio lo ha chiuso Asti: “Con l’assessore Casati ci siamo chiesti: persone che sono in grado di camminare per le vie scoscese delle Cinque Terre e che protestano perché la Via dell’Amore è chiusa, non riescono a fare ottocento metri di Viale Garibaldi, in piano, per arrivare da Viale Fieschi alla stazione? Non ci riescono solo se sono invalidi, e a questi daremo dei permessi. Oppure non hanno voglia di camminare: o se la fanno venire, o pagano un servizio – una navetta, un trasporto a chiamata – per farsi portare in stazione, nemmeno in Via Fiume, proprio al piano dei binari. Tutto questo ragionamento va pensato e strutturato insieme, ce la possiamo fare. Certo, come diceva il sindaco, non potevamo permettere che Via Fiume continuasse ad essere una camera a gas. Tra l’altro è una zona da cui i gas difficilmente se ne vanno, soprattutto se, come accaduto ultimamente, non piove per mesi. Una situazione non augurabile nemmeno per chi vende le camere in zona”.

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