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Nessun nome espressione della città

Rimpasto, la Val di Magra pronta a piombare sulla giunta spezzina

La sala del Consiglio comunale della Spezia

Il rebus interno alla Lega per individuare chi raccoglierà il testimone lasciato da Gianmarco Medusei ha subito una battuta d’arresto. L’incontro che si è svolto una decina di giorni fa tra il commissario provinciale Stefania Pucciarelli e il gruppo consiliare spezzino aveva confermato le voci sull’assessore alla Sanità di Sarzana Costantino Eretta, reduce dalle polemiche per un post su Facebook.
Da allora tutto sembra essere stato congelato. Pucciarelli ha deciso di prendere tempo, forse per far calmare definitivamente le acque o forse per osservare le mosse degli alleati a livello regionale.

Sta di fatto che con il trascorrere dei giorni all’interno del Carroccio spezzino hanno iniziato a farsi largo altre ipotesi, in questo caso provenienti da Santo Stefano Magra. Due nomi “top secret”, vicini alla senatrice, che potrebbero aspirare a riempire la casella lasciata vuota dal Medusei, eletto a fine settembre in consiglio regionale di cui da pochi giorni è presidente.

Nessun nome spezzino, apparentemente, circola all’uopo. Dunque il capoluogo potrebbe trovarsi con tre assessori leghisti, due dei quali espressione della Val di Magra (anche se Eretta è nato a Savona). Giulia Giorgi, infatti, proviene da Santo Stefano e il solo Lorenzo Brogi sarebbe espressione della città.
Dopo decenni in cui nel Pci (poi Pds, poi Ds e infine Pd) si è consumata la frattura tra la città e la Val di Magra, con le ingerenze dei potenti sarzanesi nella politica spezzina, oggi la dicotomia dei campanili sembra poter permeare anche la Lega.

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