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"promesse da marinaio"

Piazza Cavour, l’opposizione attacca: "Giunta fallimentare"

Lunedì sera si svolgerà un consiglio comunale straordinario sul tema. I consiglieri di minoranza chiedono di fermare tutto e di riprendere a ragionare anche su quello che sarà il contenuto della struttura.

Piazza Cavour

Dopo due anni dall’avvio del percorso partecipato per la riqualificazione di Piazza Cavour e dopo settimane di polemiche relative alla valutazione dei progetti presentati a Palazzo civico, lunedì 16 dicembre andrà in scena un consiglio comunale straordinario sul tema. A richiederlo, ovviamente, i consiglieri di opposizione compatti.

“Peracchini sin’ora haportato avanti opere avviate in precedenza. Domani, per esempio, inaugurerà la nuova sede del Polo universitario nell’ex ospedale militare Falcomatà – ha esordito il capogruppo di Leali a Spezia Guido Melley nel corso della conferenza stampa di presentazione delle istanze della minoranza -. Spero siano stati invitati i sindaci precedenti, visto che questo cammino è iniziato tutto 20 anni fa. Spero che l’attuale primo cittadino abbia la piena consapevolezza di cosa significhi fare il sindaco”.
Una speranza resa vana dalle parole pronunciate subito dopo: “Questa amministrazione è priva di idee: caduto il Puc del 2017 siamo ritornati a quello del 2003. Non c’è visione, ne sono esempio i progetti di Piazza del mercato e della passerella su Viale Italia”.
Al tavolo erano presenti i rappresentanti di tutti i gruppi di opposizione, tranne Spezia bene comune, a causa di impegni di lavoro di Massimo Lombardi.

Per Federica Pecunia, capogruppo di Italia viva, “il quadro politico di questa amministrazione è fallimentare. Nel programma era prevista una nuova piazza in stile liberty. Idea accantonata. Poi è arrivata la pioggia di finanziamenti da parte della Regione prima delle politiche del 2018. Ora siamo arrivati a registrare che pezzi della maggioranza sono contro l’assessore. Il sindaco – ha attaccato Pecunia – come sempre sta in silenzio e anche Piaggi non replica alle critiche mosse da ogni parte. Piazza del mercato è simbolo del decadimento di questa giunta. Solo con gli spot e i finanziamenti non si risolvono i problemi. Bisogna fermare il progetto: se ne parli in consiglio perché serve una attenta riflessione”.

Ha insistito sulla promessa del ritorno allo stile dell’Art nouveau Marco Raffaelli, capogruppo Pd: “Nel bando non se n’è vista traccia. I commercianti vivono questa vicenda come un’opportunità di rilancio per la piazza e l’avvio della partecipazione faceva ben sperare, ma nella selezione dei progetti non si è tenuto conto dell’elemento dei parcheggi. Nonostante non ci sia alcun vincolo con il progetto vincitore Brogi ha ammesso che la politica è venuta meno e il risultato è che non è stata ascoltata la voce della città. E soprattutto questo progetto ha un corpo esterno che non è apprezzato, ma anche un’anima da tenere in considerazione, ovvero quello che pensiamo di metterci dentro”.
Su questo tema si è innestato Melley. “Non bisogna ragionare solo sul tema dei parcheggi, ma anche su quello della piazza del futuro. Alcuni operatori saranno forse chiamati a cambiare mestiere e si prefigurano nuove forme di gestione. Per questo abbiamo presentato una mozione con la quale chiediamo di fermarsi anche per avviare un confronto che porti a individuare il format. E anche perché forse serviranno maggiori risorse”.

Donatella Del Turco, capogruppo del Movimento cinque stelle, si è detta delusa dall’evoluzione della vicenda, iniziata con un processo di partecipazione condiviso. “Eravamo soddisfatti, ma poi è venuto meno l’ascolto. Lo evidenzia anche la stessa maggioranza. Diciamo no anche alla proposta della passerella, troppo impattante. E insieme a noi lo fa anche una parte della maggioranza”.

Massimo Caratozzolo ha ricordato di aver presentato, insieme a Dina Nobili e Luigi Liguori, una mozione urgente sul progetto non appena ci sono state le avvisaglie dei mal di pancia interni al centrodestra. “Era il tentativo di fermare le bocce e avviare una riflessione – ha spiegato -. Ma si è voluti andare avanti, in un percorso iniziato con promesse da campagna elettorale, fatte senza informarsi, senza sapere che la struttura non può essere demolita. Promesse da marinaio, come quella del tunnel di Monesteroli. Servono idee, progetti innovativi, non spot elettorali. La piazza – ha proseguito l’ex membro della maggioranza – ha bisogno di parcheggi per competere con i grandi centri commerciali, ma andrebbe bene anche la soluzione di un trasporto pubblico più frequente e capillare con parcheggi nei dintorni. Nessuna c’è stata nessuna partecipazione sulla Piazza sospesa, opera costosa, invasiva e rischio ricorso… Vedremmo di buon occhio che quei fondi venissero utilizzati in Piazza Cavour”.

“I parcheggi sono fondamentali, ma non sopra la piazza – ha commentato Liguori, capogruppo di Spezia bella forte e unita -: sarebbe una prospettiva aberrante. I posti auto andrebbero bene in aree della Marina, considerata la riduzione dell’operatività degli ultimi anni. La passerella ha una funzionalità quasi nulla e danneggerebbe la storicità dei giardini. L’amministrazione prova a indorare la pillola dopo che il progetto del nuovo ospedale è tracollato, che la questione Enel non si risolve… si portano avanti progetti che nulla servono. Sulla vertenza Oss il sindaco pende dalle labbra di Toti: in due giorni è passato a sostenere una posizione opposta. Questa giunta è incapace di gestire la città”.

Altri strali dal capogruppo socialista Paolo Manfredini: “Siamo di fronte a un paradosso. Parte tutto come percorso di partecipazione, dovremmo avere un percorso condiviso. Alla fine siamo arrivati a un corto circuito. Da una parte ci sono le categorie che la pensano diversamente e dall’altra crepe sempre più evidenti nella maggioranza. Secondo me la motivazione è politica: manca una prospettiva di costruzione di un’idea di città. E così è tutto più complicato”.

Al posto di Lorenzo Forcieri, capogruppo di Avantinsieme, ha preso la parola Riccardo De Lucchi, esponente del movimento.
“Il timore è che ci sia l’assenza di un disegno globale in un momento in cui altre città del nostro calibro trovano la spinta rispetto a progetti con traguardo a 15-20 anni. Qui si sposta l’attenzione su cose che sono nuvole di fumo, se non vicende del tutto dannose. La piazza non può avere sviluppo senza una presenza di parcheggi ma anche senza respiro negli spazi laterali: nel resto d’Italia ci sono parcheggi in struttura a corona dei centri storici. Il futuro di una perla turistica come può essere il mercato coperto passa per la valorizzare nel tempo dell’esperienza di chi ci lavora. Basta copiare da altre realtà, ma non sono in grado.
Proposte su tavolo

L’opposizione ha concluso sottolineando l’incongruenza tra la presentazione del progetto vincitore “in pompa magna” e la situazione attuale, ponendo in dubbio la credibilità dell’impianto regionale e spezzino del centrodestra.
“La Regione ha stanziato soldi per un progetto fallito e la gestione della piazza del futuro è stata completamente rimossa dalla discussione. E il piano del commercio? Che fine ha fatto? Da due anni se ne parla, ma non mai stato approvato”.

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