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Piano casa, dall’Anci un sì con tante riserve

L'ufficio di presidenza si è spaccato in due nella seduta del pomeriggio e ha licenziato un'approvazione condizionata. Mercoledì si riunirà il Cal.

Edilizia

E’ stato approvato con una maggioranza risicata di 6 a 5 il documento che dà il via libera da parte dell’Ufficio di presidenza di Anci Liguria al Piano casa proposto dalla giunta regionale nelle scorse settimane.
Un sì che si porta dietro una serie di condizioni che di fatto andrebbero a depotenziare in maniera incisiva il disegno di legge presentato dall’assessore all’Urbanistica, Pianificazione territoriale ed Edilizia, Marco Scajola, con il benestare del presidente Giovanni Toti. Se le condizioni non saranno accettate, quello di Anci si trasformerebbe quindi automaticamente in un no.
A votare contro l’approvazione del documento, che sarà sottoposto mercoledì all’esame del Consiglio delle autonomie locali, sono stati il sindaco di Genova Marco Doria (il suo voto vale doppio), il sindaco della Spezia e presidente della Provincia, Massimo Federici, il coordinatore della consulta regionale dei piccoli Comuni di Anci Liguria, Michele Malfatti, e il sindaco di Vado Ligure e presidente della Provincia di Savona, Monica Giuliano.

“Alcuni degli aspetti di questo Piano casa – spiega Federici a CDS – non possono essere accolti, per questo ho votato contro qualunque forma di approvazione, anche se con riserve. Checché ne dica Toti il Piano casa precedente era molto diverso da quello, inaccettabile, che ha presentato Scajola ed era in deroga. In questo caso invece la norma diventa sostitutiva degli strumenti urbanistici, con il vulnus della sostituzione del ruolo dei Comuni in alcune pratiche. Di fatto verrebbe poi consentito di edificare in zone in cui questo sarebbe improprio. C’è il rischio che nasca una nuova figura, in Liguria, quella del cacciatore di baracche da demolire e sostituire costruendo gli stessi volumi altrove. In campagna elettorale, a pochi giorni dalla chiamata alle urne, Toti, come tutti gli altri candidati, diceva che la Liguria era troppo cementificata e che bisognava porre un freno a questo fenomeno. Ebbene, il suo primo atto è stato in netta contrapposizione a quello che sosteneva”.
Il Piano casa e la battaglia delle opposizioni vanno avanti.

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