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Leader di italia viva

Paita battezza la lista e attacca: "Spiagge appannaggio del fronte militare, privilegi inaccettabili"

L'isola Palmaria vista dal Tino

E’ intervenuta alla presentazione dei candidati spezzini che appoggeranno la candidatura di Fausto Aristide Massardo, chiudendo di fatto la conferenza stampa con il punto politico complessivo ma anche una serie di considerazioni di ambito locale. Sa bene che Giovanni Toti è superfavorito e non solo perché lo suggeriscono i sondaggi ma Raffaella Paita, leader regionale di Italia Viva, traccia la linea che va oltre la tornata elettorale in una battaglia tutta interna al centrosinistra alla ricerca di una vocazione nuova. “Veniamo da anni di opposizione durissima a Toti, abbiamo combattuto contro un’amministrazione che ha letteralmente congelato la Liguria: si è semmai parlato di altro, di ruoli nazionali, di propaganda. Ma vi dico che la fama odierna è quella di una regione isolata”. Impensabile per la candidata sconfitta nel 2015 non tornare su quel passaggio che è strettamente connesso a quello che è avvenuto negli anni seguenti e anche alle divisioni odierne: “Cinque anni la Liguria fu consegnata a questa amministrazione dagli stessi che si presentano oggi come alternative. Abbiamo provato a proporre un fronte ampio, sapendo di non essere la stessa cosa del M5S. Hanno scelto l’unica candidatura su cui per ragioni culturali non avremmo mai potuto appoggiare. Hanno deciso loro di restringere il perimetro dell’alleanza dando una chance forte alla vittoria di Toti. Siamo su un fronte riformista, siamo la possibilità reale perché gli altri, lo dicono i sondaggi, sono già sconfitti. Se ci fosse il doppio turno Massardo avrebbe possibilità, con questo sistema Toti è avvantaggiato. Bisogna pensare l’oggi è vero, ma anche il dopo della Liguria e non si può morire di populismo. Questi sono i più grandi oppositori al tema dello sviluppo e della crescita mentre Massardo è appoggiato da tre soggetti politici di respiro nazionale: penso che la qualità della lista spezzina in particolare abbia una specificità di componenti culturali, provenienza, esperienza. Michelucci è il simbolo dell’opposizione, Nobili la candidatura più popolare per la sua capacità di dialogo con i cittadini, Battilani è un amministratore capace e molto apprezzato dai cittadini dove ha governato. Con Roberta ho un rapportp storico, abbiamo distribuito tanti volantini insieme, anche se su partiti distinti”. Parlando di temi locali, Paita torna sulla questione Palmaria ma da un punto di vista differente rispetto al masterplan e alle polemiche ad esso associate: “Le spiagge di questa provincia sono tutte appannaggio del fronte militare, non vedo perché un ragazzo debba pagare per andare al mare nello stabilimento. Non sono contro l’arsenale, ma questi sono privilegi inaccettabili”.

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