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Politica

Ospedale, Giampedrone: "Fine lavori nel 2020? Cauto ottimismo"

Secondo l'assessore regionale "i consiglieri del Partito democratico farneticano".

Giovanni Toti, Sonia Viale e Giacomo Giampedrone all'interno del cantiere del nuovo ospedale

“I consiglieri del Pd farneticano, sostenendo che l’avanzamento dei lavori di un cantiere possa dipendere dalla volontà politica di una Giunta. Come emerso nel corso dell’audizione, le criticità relative al cantiere del Felettino sono legate ad alcune problematiche squisitamente tecniche, ampiamente illustrate oggi in Commissione. Queste problematiche non dipendono quindi in alcun modo dall’impegno della Giunta, né tantomeno da inefficienze da parte del committente (Asl5) o della stazione appaltante (Ire Spa, società ingegneristica in house di Regione Liguria). Qualsiasi valutazione politica rispetto alle criticità presenti o future di questo appalto come di qualsiasi altro, è assolutamente inopportuna, se non illegittima, in quanto costituisce una grave ingerenza su competenze altrui ben definite”. Così l’assessore regionale alle Infrastrutture Giacomo Giampedrone risponde alle critiche mosse dal Pd in merito allo stato di avanzamento dei lavori per il nuovo ospedale Felettino della Spezia.

Giampedrone ricorda che “al fine di approfondire la proposta di variante strutturale al progetto esecutivo avanzata dall’appaltatore, Regione Liguria ha prontamente attivato il Collegio di vigilanza dell’Accordo di Programma che costituisce la sede istituzionale in cui la parte politica esercita, di diritto, un’attività di alta sorveglianza sul regolare andamento dell’appalto”. L’assessore regionale alle Infrastrutture quindi sottolinea: “Pensare che la politica possa gestire le varie fasi dell’andamento tecnico di un appalto, attività dichiaratamente legate a professionalità che svolgono questo tipo di valutazioni, è semplicemente folle. E chi afferma, come hanno fatto i consiglieri del Partito Democratico, che ‘la precedente giunta di centrosinistra aveva programmato tutto e affidato l’incarico mentre con l’attuale giunta di centrodestra tutto si è bloccato’ rivela la propria totale incompetenza rispetto a questa materia. L’unica verità inconfutabile, ad oggi, è che la precedente amministrazione regionale ha assegnato un appalto integrato, e quindi con progetto definitivo ed esecutivo redatto dai vincitori della gara, ad un unico partecipante, a dieci giorni delle elezioni regionali. Il centrodestra e questa Giunta regionale hanno senza alcun dubbio un altro modo di operare, lasciando che ogni organo svolga le attività e valutazioni di propria esclusiva competenza, senza alcuna ingerenza da parte della politica. Chi pone questi temi tecnici al centro del dibattito politico è evidentemente in mala fede. Se fosse vero il principio affermato da Paita e Michelucci, sarebbe come dire che il blocco del cantiere della variante Aurelia della Spezia, attualmente fermo per una modifica progettuale proposta dalla ditta esecutiva, è totalmente imputabile al ministro Delrio e al premier Gentiloni”. Nel corso dell’audizione “è invece emerso in modo inequivocabile – aggiunge l’assessore Giampedrone – la piena collaborazione in atto tra Ire Spa in qualità di stazione appaltante e Asl5 in qualità di committente, oltre all’assoluta attenzione con cui i professionisti a vario titolo coinvolti in quest’opera stanno portando avanti i propri compiti: questo era ciò che la Commissione era chiamata a verificare. Le relazioni degli auditi, Ire e Asl5, hanno non solo confermato questo scenario ma anche espresso ‘cauto ottimismo’ rispetto al fatto che l’azienda, nelle valutazioni tecniche di variante attualmente in fase di istruttoria, possa rispettare i tempi previsti dal cronoprogramma ovvero concludere i lavori entro il 2020”.

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