La Spezia - "Sono abituato ad attacchi gratuiti. Di solito però ne capisco l’oggetto. In questo caso no, forse per miei limiti. Non so nemmeno se sia giusto rispondere ai globe trotters della politica spezzina perché penso che quello che mi viene rimproverato segretamente sia questo: non aver mai cambiato casacca nella mia vita, anche quando il mio partito ha fatto scelte che non condividevo". Si apre così la replica di Andrea Orlando al consigliere comunale Massimo Baldino Caratozzolo, polemicamente fuoriuscito da quel Pd in cui era entrato meno di un anno fa.
"E poi, appunto - continua il vicesegretario Dem -, non capisco esattamente quale siano i rilievi. Le candidature? Non piaceva Natale? Ce ne erano cinque e non li ho scelti io. Natale peraltro è stato il più votato in città e provincia. La mancata candidatura della Nobili che appena appresa la notizia ha annunciato il suo passaggio ad Italia Viva, legandolo al dissenso sulla candidatura di Sansa? I ritardi nella candidatura di Sansa? È uno scherzo? Una sola precisazione, nel 2018 fui candidato a Parma perché mi ero battuto contro chi al tempo dirigeva il partito. Per tanto la polemica sul punto mi pare priva di fondamento. Infine, errori se ne sono fatti e sarà giusto discuterne. Non sarà una discussione accademica".
Poi uno sguardo al futuro: "Alla Spezia si registra lo scarto più ridotto di tutta la Liguria di tutta la regione tra centrodestra e centrosinistra. La partita per le prossime elezioni amministrative è quindi aperta, apertissima, anche a causa di un’amministrazione comunale in evidente affanno. Ad essa devono partecipare tutti coloro che vogliono dare un contributo alla costituzione di una coalizione competitiva. Anche chi se ne va sbattendo la porta. Trovo però un po’ comico il rimprovero a me per le sconfitte passate, a partire da quella del Comune, da chi ha contribuito (e in modo significativo) alla vittoria di Peracchini".