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"mai detto che il sindaco è razzista"

Orlando: "Non abbiamo detto che non va rispettata né che sia esagerata: semmai che è un’ordinanza stupida"

Il vice-segretario Pd: "Che si esagerava nei mesi scorsi lo aveva detto Toti: lo ricorderete quando diceva di uscire a cavallo o di andare a pescare".

Andrea Orlando

“La questione di ieri non riguarda soltanto il quartiere Umbertino. E’ la spia di come si sta trattando il ritorno dei contagi della nostra provincia che come sappiamo da diversi giorni è al vertice della crescita. Il sindaco si è molto arrabbiato, sappiamo che non è molto tollerante nei confronti delle critiche, ci ha anche risposto a cose che non abbiamo detto: non abbiamo detto che il problema non esiste, non abbiamo detto che c’è una zona rossa”. La contro-replica a mezzo Facebook di Andrea Orlando, vice-segretario nazionale del Partito Democratico, raggruppa una serie di critiche alla gestione dell’emergenza e diversi interrogativi sui discussi dispositivi emessi nel mese di settembre, partendo dall’attualità: “Sappiamo che al momento e speriamo anche in futuro le rianimazioni non sono sotto pressione. Ma non ci sfugge che il sistema sanitario della nostra provincia è fortemente sotto pressione, lo sanno tutti, basta chiedere a chi sta aspettando una visita specialistica. Detto che si doveva alzare maggiormente la voce affinché Genova facesse fronte a questa emergenza straordinaria, noi non abbiamo detto che l’ordinanza non va rispettata nè che sia esagerata: semmai che è un’ordinanza stupida. Che si esagerava nei mesi scorsi lo aveva detto Toti: lo ricorderete quando diceva di uscire a cavallo o di andare a pescare. Noi crediamo che tutti i provvedimenti riguardanti il virus vadano sostenuti, ma riteniamo che ce ne siano alcuni stupidi”.

Sempre in risposta al sindaco, Orlando chiarisce: “Possiamo dire che l’ordinanza è illegittima perchè quando si prendono certe decisioni il provvedimento dev’essere congruo e se sarà necessario faremo valere le nostre considerazioni nelle sedi opportune. Ma finchè sono in vigore anche le norme stupide vanno rispettate. Il sindaco dice anche che gli abbiamo dato del razzista: non abbiamo mai nemmeno detto questo. Se ha buone ragioni per dire che il virus si è diffisuo nella coumunità dominicana fa bene a prendere provvedimenti per ridurre il contagio. Quello che contestiamo è se il modo sia quello giusto. Ieri il sindaco rispondendo sui social ad alcuni cittadini, per replicare alla vulgata secondo cui i contagi sarebbero cresciuti con i festeggiamenti per lo Spezia, ha sostenuto che il Prefetto ha detto non c’è nessun nesso. Ma lui è l’autorità sanitaria e ha accesso ai dati, il Prefetto semmai ne prende atto sulle basi di quei dati. A questo punto vogliamo avere accesso a quei dati”. Infine un’ultima questione: “Il giorno 11 settembre viene emanata un’ordinanza nella quale si dice che quelle decisioni relative a Piazza Brin si fondano su studi epidemiologici, ma il giorno dopo la motivazione cambia: si parla di quartiere umbertino non più perimetrato per questioni di contagio ma per l’impossibilità di un distanziamento tra le persone. O una cosa o l’altra. Le distanze si possono rispettare in Pioazza del Bastione o Piazza Garibaldi e non si possono rispettare e far rispettare in Piazza Brin? C’è qualcosa che non torna e che va spiegato. Non per fare le pulci ad ogni cosa ma perché non capiamo come si sta affrontando questa crisi sanitaria”.

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