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Colpo di scena

Nobili lascia il Pd: è candidata per Italia viva

Incredibile manovra della consigliera comunale e provinciale, che abbandona Via Lunigiana in polemica con i vertici che le hanno impedito la candidatura. Ma ufficialmente il motivo della rottura è l'alleanza del Pd con il Movimento cinque stelle.

Dina Nobili

Non cessano le sorprese all’interno del centrosinistra spezzino e ligure. Dopo l’ufficializzazione del ritiro del sostegno di Alleanza civica ad Aristide Massardo (leggi qui), questa mattina è stata lanciata un’altra bomba: Dina Nobili lascia il Pd, abbraccia Italia viva ed è candidata per i renziani alle prossime regionali.

“Con piacere possiamo finalmente dare il benvenuto nella squadra di Italia Viva a Dina Nobili, nostra seconda consigliera comunale della Spezia. Una donna radicata sul territorio che si candiderà alle regionali con Massardo. Passione e competenza, quello che serve alla Liguria”, ha scritto Raffaella Paita sul suo profilo Facebook.

La motivazione che viene fatta filtrare è quella dell’alleanza con il Movimento cinque stelle, ma è fin tropo evidente che quello che ha spinto Nobili a prendere una decisione che, vista dall’esterno, ha del clamoroso è il trattamento ricevuto dal Partito democratico nel corso delle ultime settimane, sul tema delle candidature alle regionali discusso tra Via Lunigiana, Genova e Roma.
Nobili avrebbe voluto un gettone in rappresentanza dell’ala riformista del partito, ma ha trovato ogni spiraglio chiuso ed è rimasta spettatrice di una situazione che, peraltro, ha visto nascere l’imbarazzante dualismo per il posto in lista tra il sindaco di Levanto Ilario Agata e il collega di Luni Alessandro Silvestri.
Un tutti contro tutti in piena regola che se per Dina Nobili si è chiuso lasciando il Pd e sbattendo la porta, per Agata e Silvestri andrà verso una soluzione solamente questa sera, quando la scelta tra uno dei due sarà uno dei punti all’ordine del giorno dell’assemblea regionale del Pd.

Nobili, quindi, pur non avendo sino ad ora risparmiato critiche all’operato di Renzi, entra a far parte di Italia viva, che guadagna così anche una rappresentante in consiglio provinciale. Che ne sarà del sodalizio politico con Massimo Caratozzolo, entrato da pochi mesi nel Pd con una scelta che aveva stupito i più e che era stata tenuta a battesimo proprio da Nobili. In questi ultimi giorni Caratozzolo ha sostenuto la battaglia di Nobili per la candidatura, ma lo strappo della neo candidata di Italia viva con il Movimento cinque stelle difficilmente può essere condiviso da Caratozzolo.

Ma si sa, in politica tutto può accadere. E c’è chi garantisce che questa sera, dopo il ballottaggio Agata-Silvestri, ci saranno altre possibili addii al Pd.
Una cosa è certa: i partiti di centrosinistra perdono credibilità agli occhi della stragrande maggioranza degli elettori a poche settimane dalle elezioni. E il centrodestra ringrazia.

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